Autorità europea del lavoro, il Parlamento europeo chiede di rafforzare il mandato

Dennis Radtke: "Il nuovo mandato dovrebbe contribuire attivamente a proteggere i lavoratori dell'UE dallo sfruttamento e garantire il rispetto delle norme comunitarie"

L’Autorità Europea del Lavoro è stata creata nel 2019 per contribuire a migliorare la cooperazione tra i paesi dell’UE, coordinare le ispezioni congiunte, analizzare e valutare i rischi legati alla mobilità lavorativa transfrontaliera e facilitare la risoluzione delle controversie tra i vari Paesi dell’UE.

Giovedì 18 gennaio 2024, gli eurodeputati hanno adottato una risoluzione per la revisione del mandato dell’European Labour Authority (ELA). La settimana scorsa, la Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali (EMPL) ha dato il via libera a questa iniziativa, che sarà oggetto di valutazione entro agosto 2024. All’interno del documento, i membri del Parlamento europeo esprimono la richiesta alla Commissione europea di potenziare le responsabilità e le competenze dell’Autorità europea del Lavoro.

La proposta include alcune modifiche, tra cui l’inclusione nei poteri dell’ELA della mobilità e delle condizioni di lavoro per lavoratori dell’UE di cittadini provenienti da paesi terzi, che attualmente non rientrano nel proprio ambito. A questo proposito, gli eurodeputati sottolineano inoltre la necessità di includere una legislazione settoriale specifica. Inoltre, il Parlamento europeo chiede che l’ELA possa condurre indagini di propria iniziativa, analogamente ad altre agenzie dell’UE (come l’Autorità Bancaria Europea), e ritiene che dovrebbe essere autorizzata a portare le violazioni rilevate davanti a un tribunale.

Per soddisfare tali nuove necessità, è essenziale che l’ELA disponga di risorse adeguate al fine di eseguire le proprie funzioni, incluso l’aumento del numero del personale attuale, che in gran parte è costituito da esperti nazionali temporaneamente assegnati. Questa situazione, secondo i parlamentari, rappresenta un impedimento alle attività dell’ELA. Ed è proprio per migliorare l’efficienza dell’autorità che gli eurodeputati chiedono l’inclusione di social partners, che dovrebbero essere in grado di richiedere un’indagine o un’ispezione.

Dennis Radtke, co-rapporteur della risoluzione, ha dichiarato: “Oggi al Parlamento europeo esprimiamo chiaramente le nostre aspettative sulla revisione del mandato dell’ELA da parte della Commissione. […] Il nuovo mandato dovrebbe contribuire attivamente a proteggere i lavoratori dell’UE dallo sfruttamento e a garantire il rispetto delle norme comunitarie, assicurando così un mercato unico equo“.

La fase successiva è rappresentata dalla conferenza del 25 gennaio 2024 sul ruolo dell’ELA, organizzata dalla Presidenza belga del Consiglio dell’UE, durante la quale il Parlamento presenterà la sua posizione, contribuendo alla valutazione del mandato che la Commissione deve presentare entro agosto 2024.

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