Balcani, La Commissione continuerà a monitorare sulla liberalizzazione dei visti

Johansson: “I paesi esentati dall'obbligo del visto nei Balcani occidentali e nel partenariato orientale devono proseguire e intensificare gli sforzi nella gestione della migrazione e dell'asilo e nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata”

Durante la giornata di mercoledì 4 agosto 2021 l’esecutivo ha presentato un documento contenente la valutazione delle azioni intraprese durante lo scorso anno per dare seguito alle raccomandazioni contenute nella terza relazione nell’ambito del meccanismo di sospensione dei visti.

La relazione conclude che tutti i paesi interessati, quindi Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia, nonché Georgia, Moldova e Ucraina, devono continuare a soddisfare i requisiti per la liberalizzazione dei visti e sostiene che tutti abbiano compiuto progressi nel rispettare le raccomandazioni dello scorso anno.

Sono tuttavia necessari ulteriori sforzi, tra cui il coordinamento:

  • Delle domande di asilo, che sebbene siano diminuite, restano i punto centrale in materia di liberalizzazione dei visti;
  • Dei tassi di rimpatrio, che devono essere gestiti attraverso una cooperazione sempre più capillare;
  • Della gestione delle frontiere e della migrazione riguardo cui la capacità di accoglienza in alcuni paesi dei Balcani occidentali continua a destare preoccupazione, in particolare in Bosnia-Erzegovina.

Inoltre, è sempre più importante che si rafforzi il ruolo di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera che andrà ad aiutare di riflesso la risoluzione dei problemi sicurezza interna come la lotta alla criminalità organizzata, la corruzione e la concessione della cittadinanza in cambio di investimenti.

La Commissione continuerà a monitorare l’adempimento dei requisiti in materia di liberalizzazione dei visti attraverso riunioni tra alti funzionari, incontri periodici del sottocomitato per la giustizia, la libertà e la sicurezza e dialoghi bilaterali macroregionali tra l’UE e i paesi esentati dall’obbligo del visto.

A tal proposito, le parole della Commissaria Johansson sono: “Sebbene le restrizioni connesse alla pandemia di COVID-19 abbiano avuto un notevole impatto sulla mobilità, i paesi esentati dall’obbligo del visto nei Balcani occidentali e nel partenariato orientale devono proseguire e intensificare gli sforzi nella gestione della migrazione e dell’asilo e nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.”

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