EU Blue Card. Nuove norme per i lavoratori migranti altamente qualificati

La direttiva contribuirà a sostenere la crescita economica e a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.

Nella giornata di ieri la Commissione ha fatto propria l’opinione concordata tra Parlamento e Consiglio riguardante le nuove regole per i lavoratori altamente qualificati provenienti da stati extra UE, categoria già disciplinata dalla direttiva 2009/50/CE, che prevede il rilascio di una “EU Blue Card” al fine di facilitarne l’ingresso, permettendo loro di godere di diritti specifici.

Fino ad ora, tale atto legislativo non è stato sfruttato in modo adeguato dai paesi membri perché ritenuta inefficiente. Per questo motivo, già nel 2016, la Commissione ne ha proposto una revisione, che ieri ha visto un punto d’incontro tra le due istituzioni e che apporterebbe diverse modifiche e miglioramenti con l’obiettivo di attrarre nuovi talenti.

Tra i cambiamenti introdotti con il nuovo accordo troviamo più flessibilità nei requisiti per quanto riguarda la soglia salariale minima, una procedura facilitata per il riconoscimento delle competenze, l’estensione del diritto alla carta blu anche ai beneficiari di protezione internazionale se altamente qualificati e varie disposizioni specifiche riguardanti la procedura di ricongiungimento familiare.

Il prossimo passo riguarderà ancora una volta il Parlamento e il Consiglio, che dovranno confermare formalmente l’accordo adottando la direttiva della carta blu, e da quel momento gli Stati Membri avranno due anni di tempo per trasporre le disposizioni in leggi nazionali.

Positive le parole del vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas che ripone molta fiducia nell’accordo raggiunto, il qual permetterebbe di “sostenere la crescita economica, rispondere alle esigenze del mercato del lavoro ed incrementare la produttività, permettendo all’Unione di uscire più forte da questa pandemia”.

Maggiori informazioni.