Gender equality, Ue: consolidare uguaglianza economica

Da una relazione dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), l'indipendenza finanziaria emerge come elemento fondamentale per garantire una vera parità 

Una serie di decisioni chiave per l’emancipazione economica e l’indipendenza finanziaria delle donne sono state recentemente discusse dal Consiglio dell’Unione Europea per l’occupazione, la politica sociale, la salute e i consumatori durante la riunione del 7 maggio. Il Consiglio ha basato i propri scambi di idee su una relazione dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), le cui conclusioni evidenziano la necessità di misure più efficaci per affrontare le disparità di genere nell’ambito della finanza e dell’economia.

L’indipendenza finanziaria emerge come elemento fondamentale per garantire una vera parità di genere in quanto consente alle donne di avere il controllo delle proprie vite e delle proprie decisioni senza alcune limitazioni. Tuttavia, la disuguaglianza salariale e pensionistica assieme agli stereotipi di genere sono ostacoli evidenti volti a limitare le opportunità di uguaglianza delle donne in ambito economico. Il Consiglio ha quindi chiesto maggiori sforzi per far fronte a queste limitazioni sia a livello dell’Unione europea che nazionale. Ciò include l’introduzione di una prospettiva di uguaglianza di genere nelle politiche e nella legislazione economica e finanziaria e l’adozione di misure concrete per combattere la discriminazione economica basata sul genere.

In concomitanza, il Consiglio ha discusso della proposta di direttiva per garantire la parità di trattamento in diversi settori del mondo del lavoro indipendentemente dalla religione, dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale. Sebbene la maggior parte degli Stati membri abbia espresso sostegno per il testo di compromesso, alcuni hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto finanziario e amministrativo dell’attuazione della direttiva.

Il Consiglio ha affrontato anche la questione della sotto rappresentanza delle donne nella vita pubblica, in particolare nei ruoli di leadership e nelle posizioni politiche di spicco. Per tale motivo, sono state identificate sfide come la violenza di genere online, gli stereotipi di genere e la distribuzione ineguale delle responsabilità di assistenza. Gli Stati membri hanno presentato strategie e iniziative per aumentare la rappresentanza delle donne nei processi decisionali, suggerendo anche possibili azioni a livello dell’UE, come lo scambio di migliori pratiche e la sensibilizzazione su questo tema dimostrando un impegno concreto verso una società più equa e inclusiva.

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