Il Forum EIGE sull’Uguaglianza di Genere 2024 per un futuro più equo

L'evento si è svolto il 10 e 11 dicembre 2024. Obiettivo, offrire un'importante piattaforma per discutere le sfide legate all'uguaglianza di genere, con particolare attenzione alle nuove generazioni

Il Forum sull’Uguaglianza di Genere 2024, organizzato dall’EIGE (European Institute for Gender Equality), si è svolto il 10 e 11 dicembre, offrendo un’importante piattaforma per discutere le sfide legate all’uguaglianza di genere, con particolare attenzione alle problematiche che riguardano le nuove generazioni. L’evento ha riunito attivisti, politici, accademici, esperti e rappresentanti della società civile, ed è stato moderato dalla giornalista Femi Oke, cofondatrice di “Moderate The Panel”.

Durante il Forum sono stati trattati temi cruciali come la legislazione sui diritti sessuali e riproduttivi, la discriminazione online, la misoginia digitale, l’intelligenza artificiale e i pregiudizi di genere, l’impatto del cambiamento climatico sulle donne, la crescita dei movimenti di estrema destra e il loro atteggiamento anti-gender, nonché il ruolo degli uomini e dei ragazzi nella promozione dell’uguaglianza di genere. Tra i temi più rilevanti, si sono discussi anche le esperienze delle giovani donne migranti e la costruzione di un futuro inclusivo. Il Forum ha visto la partecipazione di giovani provenienti da tutta Europa, che hanno avuto l’opportunità di condividere le loro esperienze e visioni per un futuro più giusto ed equo.

Il 10 dicembre, il focus è stato la violenza di genere, una vera e propria emergenza sociale che quotidianamente colpisce donne e ragazze in molteplici contesti. Sono stati discussi anche dei casi concreti e realmente accaduti durante questo 2024. La violenza di genere è stata identificata come una crisi urgente, che necessita di politiche efficaci per proteggere le vittime. Si è parlato anche di parità di genere e partecipazione politica, con la presentazione del Gender Equality Index 2024 da parte di Davide Barbieri dell’EIGE. Il report ha evidenziato come persistano disuguaglianze tra uomini e donne, soprattutto in relazione all’accesso diseguale a risorse e posizioni apicali nel pubblico e nel privato. È emerso, inoltre, un forte impegno per aumentare la partecipazione femminile nelle posizioni di leadership e nei processi decisionali.

Un altro tema trattato è stato il ruolo delle donne nella transizione digitale ed ecologica. Sono state messe in evidenza le difficoltà che le donne incontrano nei settori dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, con un’attenzione particolare al rischio che queste innovazioni perpetuino i pregiudizi di genere, limitando le opportunità per donne e non solo. Inoltre, è stato sottolineato come la guerra in Ucraina abbia acuito le disuguaglianze di genere, con un focus sulle violenze di guerra e sulla violazione dei diritti delle donne ucraine, un tema che continua a rimanere centrale nelle politiche dell’Unione Europea.

L’11 dicembre si è affrontato il ruolo delle donne nei conflitti e nei processi di pace. Le donne non sono solo vittime della guerra, ma sono anche protagoniste attive nella ricerca della pace. In Ucraina, ad esempio, le donne sono attivamente coinvolte nello scenario bellico, supportate da programmi di formazione specifici, oltre a percorsi di supporto psicologico. Un tema centrale è stato anche la violenza sessuale nei conflitti, che colpisce gravemente le donne, comprese le rifugiate e le vittime di guerra. È stato sottolineato come la disinformazione, amplificata dai social media, rappresenti un ostacolo all’accesso a informazioni essenziali e a servizi sanitari.

L’inclusività è stata un altro tema chiave, soprattutto nei contesti militari e di polizia, dove le donne, in particolare quelle appartenenti a minoranze etniche, sono ancora sottorappresentate. L’intersezionalità è stata esplorata in modo particolare, con attenzione alle donne palestinesi, che affrontano doppie discriminazioni derivanti dalla disabilità e dalle difficoltà specifiche nei contesti di conflitto, come Gaza.

Il dibattito ha anche riconosciuto l’importante ruolo delle donne nella leadership durante situazioni di crisi, come quella in Ucraina, dove hanno risposto alle necessità di salute pubblica, dimostrando l’importanza della loro partecipazione nelle decisioni politiche e di sicurezza. È stato discusso come, nonostante alcuni miglioramenti, permangano disparità significative, soprattutto nei settori del potere politico e dell’istruzione. Inoltre, la disuguaglianza salariale e i rischi di povertà rimangono preoccupazioni centrali.

Nel concludere l’evento, Carlien Scheele e Davide Barbieri hanno sottolineato l’importanza di adottare strategie concrete e misurabili per ridurre le disuguaglianze di genere, evidenziando l’importanza dei dati raccolti per informare le politiche. L’azione collettiva, sia a livello europeo che internazionale, è stata definita come la chiave per combattere la violenza di genere, garantire pari diritti per tutte le donne e promuovere un ambiente sicuro e giusto per tutti.

In sintesi, il Forum sull’Uguaglianza di Genere 2024 ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e azione, sottolineando che, sebbene siano stati fatti progressi, molto resta ancora da fare per raggiungere una vera parità di genere. La lotta contro la violenza, la discriminazione e le disuguaglianze è una responsabilità condivisa, e l’evento ha messo in luce l’importanza di politiche inclusive e di azioni concrete per cambiare veramente la vita delle donne.

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