Lotta disinformazione, Commissione Europea in prima linea

Pubblicati i nuovi orientamenti per migliorare il codice di buone pratiche sulla disinformazione

Il codice fa parte del piano di azione per la democrazia europea e ha come obiettivo l’individuazione e la regolamentazione di best practices per contrastare la disinformazione. La crisi del Coronavirus è stata contrassegnata dal diffondersi di molte fake news sulle rete e sui mezzi d’informazione, volte a screditare determinati individui o ad orientare l’opinione pubblica in una certa direzione. La disinformazione è ritenuta pericolosa per la tenuta democratica dell’Unione e va contrastata incentivando un dibattito democratico aperto, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza online e responsabilizzare i cittadini.

I nuovi orientamenti da poco pubblicati dalla Commissione vogliono rafforzare il codice di buone pratiche contro la disinformazione. I miglioramenti dovrebbero riguardare i seguenti ambiti:

  • il coinvolgimento di tutti i servizi di informazione attivi nell’UE, dagli attori che operano nell’ambito della pubblicità online a coloro che gestiscono i servizi di messaggistica privata;
  • l’obbligo per le piattaforme online di collaborare nella lotta contro la disinformazione, impedendo la partecipazione alle inserzioni pubblicitarie di soggetti che pubblicano sistematicamente notizie false;
  • l’impegno da parte delle piattaforme online di agire in maniera specifica nella lotta contro la disinformazione e manipolazione generata da bot, account falsi e campagne di fake news organizzate;
  • la necessità di fornire agli utenti strumenti per individuare e segnalare la disinformazione, attraverso procedure volte a denunciare notizie false;
  • una maggiore cooperazione fra coloro che lavorano per verificare le notizie in tutti i paesi europei e una maggiore copertura delle verifiche messe in atto;
  • la creazione di un solido quadro di monitoraggio che consenta di misurare i risultati e gli effetti delle misure prese dalle piattaforme e l’incidenza complessiva del codice sulla disinformazione nell’UE.

Nei prossimi mesi la Commissione contatterà nuovi firmatari e potenziali partner interessati con l’obiettivo di migliorare grazie ai loro suggerimenti il codice, per poi presentare il nuovo testo riveduto entro l’autunno. La Commissione, inoltre, sta lavorando ad una proposta legislativa per migliorare la trasparenza della pubblicità politica a seguito della comunicazione COM(2020)790, risalente al dicembre 2020.

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