PE: Indispensabile combattere elusione ed evasione fiscale

I parlamentari hanno formulato delle proposte per raggiungere una politica fiscale equa nell’Unione. Dallo scambio di informazione tra Paesi alla tassazione sulle Big-Tech e sui servizi digitali

Il Parlamento Europeo è da tempo impegnato nello sviluppare strumenti legislativi che permettano la lotta alle frodi, evasioni ed elusioni fiscali e assicurino una politica fiscale trasparente a livello comunitario. La necessità di riforme fiscali che migliorino la lotta all’evasione nell’Unione Europea è diventata sempre più pressante a seguito dei numerosi scandali finanziari concernenti i paradisi fiscali susseguitisi negli ultimi anni.

Le ultime proposte di riforma avanzate dai parlamentari prevedono:

  • lo scambio obbligatorio di informazioni fiscali relative a un contribuente che si trova in un paese diverso da quello di residenza;
  • lo scambio di dichiarazioni fiscali fra Stati membri per tenere al corrente l’Unione dei regimi di pianificazione fiscale offerti da alcune aziende;
  • l’obbligo per le grandi multinazionali di fornire una rendicontazione paese per paese che includa tutte le informazioni riguardanti i ricavi, gli utili e la loro situazione fiscale;
  • un maggiore scambio di informazioni sul riciclaggio di denaro fra Paesi membri.

La sottocommissione per le questioni fiscali del PE sta attualmente lavorando a un progetto per tassare i profitti delle aziende Big-Tech ottenuti nei paesi in cui operano, anche se non posseggono una sede fiscale in quel territorio. Inoltre, si vuole introdurre una tassa sui servizi digitali, ossia una tassa sui profitti che le aziende ottengono dalla trasmissione di dati ottenuti dagli utenti che usufruiscono dei loro servizi. L’aumento delle tasse sulle compagnie del digitale, che fatturano milioni all’interno dell’EU, verrebbe investito per favorire la ripresa economica nel dopo pandemia.

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