Politica di coesione, in arrivo 373 miliardi

La Commissione accoglie la proposta di adozione del pacchetto legislativo per il periodo 2021-2027

Il pacchetto, che finanzierà la politica di coesione per il settennato, comprende diversi nuovi regolamenti e fondi, tra cui un nuovo regolamento sul Fondo europeo di sviluppo regionale e il fondo di coesione (FESR/FC), uno sul Fondo sociale europeo Plus (FSE+) ed Il Fondo per una transizione giusta.

Per quanto riguarda il FESR, esso contribuirà a rafforzare la coesione economica e sociale nell’Unione europea correggendo gli squilibri tra le sue regioni grazie a fondi pari a 226 miliardi di euro, mentre il Fondo di coesione sosterrà progetti in materia di ambiente e di reti trans europee nel settore delle infrastrutture dei trasporti con 48 miliardi di euro.

Il FSE+ sarà lo strumento chiave per garantire i diritti sociali a livello europeo in modo da creare una società equa ed inclusiva e potrà essere utilizzato dagli Stati membri per creare opportunità di lavoro, promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e dotare i lavoratori delle competenze necessarie per la transizione verde e digitale.

Il Fondo per la transizione giusta, invece, con una dotazione di 19,2 miliardi, è un elemento chiave del Green Deal europeo e costituisce il primo pilastro del meccanismo per una transizione equa in quanto permetterà di attenuare i costi socioeconomici derivanti dalla transizione verso un’economia climaticamente neutra attraverso un’ampia gamma di attività volte principalmente alla diversificazione dell’attività economica e a sostenere l’adattamento delle persone a un mercato del lavoro in evoluzione.

Le parole di Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme sono: “La politica di coesione rimane il cuore pulsante della solidarietà europea. L’adozione del pacchetto apre la strada all’approvazione dei documenti di programmazione e all’effettivo avvio dei progetti sul campo. Ora dobbiamo concentrarci sull’attuazione in maniera tale da fornire il massimo sostegno possibile alle autorità regionali e locali, ai cittadini e alle imprese.”

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