Economia, UE: Crescita in calo, inflazione in diminuzione e mercato del lavoro solido

La Commissione europea ha presentato, lo scorso 11 settembre, le previsioni economiche per l'estate 2023

L’economia dell’UE continua a crescere, anche se con uno slancio ridotto. Le previsioni rivedono la crescita dell’economia dell’UE allo 0,8% nel 2023, dall’1% previsto nelle previsioni di primavera, e all’1,4% nel 2024, dall’1,7%. Anche la crescita dell’area dell’euro è stata rivista al ribasso allo 0,8% nel 2023 (dall’1,1%) e all’1,3% nel 2024 (dall’1,6%).

Si prevede che l’inflazione continui a diminuire nell’orizzonte di previsione. L’inflazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) dovrebbe ora raggiungere il 6,5% nel 2023 (rispetto al 6,7% della primavera) e il 3,2% nel 2024 (rispetto al 3,1%) nell’UE. Nell’area dell’euro, l’inflazione è prevista al 5,6% nel 2023 (rispetto al 5,8%) e al 2,9% nel 2024 (rispetto al 2,8%).

Le previsioni estive si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, con una data limite al 30 agosto 2023. Per tutti gli altri dati in entrata, comprese le ipotesi sulle politiche governative, questa previsione prende in considerazione le informazioni fino al 7 settembre 2023 incluso.

L’attività economica nell’UE nel primo semestre del 2023 è stata modesta a causa delle diverse sfide affrontate dalla regione. È evidente una debolezza nella domanda interna, in particolare nel consumo, principalmente dovuta ai prezzi elevati e in aumento dei beni e servizi per i consumatori. Nonostante il calo dei prezzi dell’energia e un mercato del lavoro robusto con tassi di disoccupazione storicamente bassi e salari in aumento, queste sfide persistono. Il credito bancario all’economia si è rallentato, indicando l’impatto del restrittivo orientamento della politica monetaria. Gli indicatori delle indagini suggeriscono un rallentamento dell’attività economica in estate e nei mesi a venire.

Il rapporto suggerisce che il rallentamento della crescita nell’UE dovrebbe persistere fino al 2024. Si prevede che la stretta della politica monetaria continuerà a limitare l’attività economica. È previsto un lieve rimbalzo della crescita per l’anno successivo, trainato dalla diminuzione dell’inflazione, un mercato del lavoro robusto e il recupero graduale del reddito reale.

In conclusione, Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina e le tensioni geopolitiche globali rappresentano ancora rischi e incertezze. L’impatto della stretta monetaria sull’attività economica è incerto, con possibili conseguenze sull’inflazione e sulla ripresa dei redditi reali. Al contrario, le pressioni sui prezzi potrebbero rivelarsi più persistenti. Le crescenti sfide legate al clima, evidenziate dalle condizioni meteorologiche estreme e dagli incendi e inondazioni senza precedenti durante l’estate, pesano anche sulle prospettive.

 

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