Salario minimo equo, al via le consultazioni

La Commissione Europea ha avviato la seconda fase di confronto con le parti sociali sulle retribuzioni minime dei lavoratori Ue. Scadenza: 4 settembre 2020 La Commissione ha avviato la seconda fase delle consultazioni dei sindacati europei e delle organizzazioni dei datori di lavoro su come garantire salari minimi equi a tutti i lavoratori dell’Unione europea.
La Commissione Europea ha avviato la seconda fase di confronto con le parti sociali sulle retribuzioni minime dei lavoratori Ue. Scadenza: 4 settembre 2020

La Commissione ha avviato la seconda fase delle consultazioni dei sindacati europei e delle organizzazioni dei datori di lavoro su come garantire salari minimi equi a tutti i lavoratori dell’Unione europea. Garantire che tutti i lavoratori dell’UE guadagnino una vita dignitosa è essenziale per la ripresa e per la costruzione di economie eque e resistenti. Pertanto, l’iniziativa dell’UE mira a garantire che:

 

  • la contrattazione collettiva nella fissazione dei salari sia ben funzionante;
  • i quadri nazionali consentano di fissare i salari minimi previsti dalla legge e di aggiornarli regolarmente secondo criteri chiari e stabili;
  • le parti sociali siano effettivamente coinvolte nella fissazione del salario minimo legale per sostenere l’adeguatezza del salario minimo;
  • Le variazioni e le esenzioni dal salario minimo siano eliminate o limitate;
  • I quadri salariali minimi nazionali siano effettivamente rispettati tramite meccanismi di monitoraggio.

 

Le parti sociali sono invitate a rispondere alle domande della consultazione entro il 4 settembre 2020.

 

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