Lo scorso 26 novembre, la Commissione Europea ha presentato il primo pacchetto di misure nell’ambito del nuovo sistema di governance economica, introdotto nell’aprile 2024. Questo pacchetto segna un passo importante per migliorare la trasparenza e la gestione dei bilanci degli Stati membri, con l’obiettivo principale di rafforzare la stabilità economica e promuovere una crescita sostenibile in tutta l’UE.
A questo proposito, è utile comprendere cos’è il semestre europeo, un processo annuale in cui la Commissione Europea monitora e coordina le politiche economiche e di bilancio degli stati membri. Ogni anno, i paesi dell’UE presentano i loro piani economici, e la Commissione li valuta per verificarne la conformità con gli obiettivi comuni. L’attenzione è rivolta principalmente al rispetto delle regole fiscali, come il limite del 3% di deficit e il 60% di debito rispetto al PIL.
Con la recente riforma della governance economica, la Commissione si concentra ora sul percorso di spesa dei singoli stati, semplificando il monitoraggio fiscale in un periodo di rallentamento economico. Infatti, nel 2024, la crescita dell’UE è prevista al +0,9%, ma le previsioni per i prossimi anni sono più ottimistiche, con una crescita del +1,5% nel 2025 e del +1,8% nel 2026, sostenuta anche dagli investimenti pubblici del piano NextGenerationEU.
Uno degli aspetti chiave della riforma riguarda la gestione della spesa pubblica, finalizzata alla riduzione graduale del debito. Ogni Paese è chiamato a implementare riforme mirate per raggiungere questo obiettivo, tenendo conto delle specifiche necessità economiche. Parallelamente, nel 2024, l’inflazione nell’UE è prevista al 2,6%, con una crescita moderata dei prezzi nell’area euro. Questo contribuirà a migliorare la stabilità economica. Inoltre, il mercato del lavoro sta mostrando segnali positivi, con una disoccupazione prevista al 6,1% nell’UE, il che rappresenta un quadro di occupazione favorevole alla crescita. Questi indicatori economici positivi sono cruciali per sostenere le riforme in atto e favorire il rafforzamento delle finanze pubbliche.
Nel pacchetto d’autunno, la Commissione ha approvato i piani economici di 22 Stati membri, tra cui Italia, Francia e Spagna, ma ha concesso estensioni a Paesi come Italia, Francia, Spagna, Romania e Finlandia, per adeguare i propri bilanci entro 4-7 anni. Questo dimostra la flessibilità della Commissione nel supportare Paesi in riforma, pur mantenendo il controllo sulla situazione fiscale.
Per gli stati che non rispettano i limiti di deficit e debito, verrà avviata la “procedura per i disavanzi eccessivi”, che prevede l’adozione di misure correttive per riportare i bilanci in ordine. Paesi come Italia, Francia e Polonia sono attualmente coinvolti in questo processo. In assenza di interventi correttivi, l’UE potrebbe applicare sanzioni, ma continua a offrire supporto per aiutare i paesi a rientrare nei parametri previsti. Altri stati, come Belgio e Ungheria, non hanno ancora presentato piani economici dettagliati; per loro, la Commissione ha fissato un percorso di spesa di riferimento per raggiungere gli obiettivi di bilancio. L’Austria, invece, è a rischio di sanzioni per non riuscire a ridurre il disavanzo sotto il 3% del PIL prima del 2025, mentre la Finlandia ha già programmato il recupero dei propri conti pubblici a partire dal 2025, evitando così penalizzazioni.
In conclusione, il nuovo pacchetto del semestre europeo si propone di semplificare le regole fiscali, monitorando in modo mirato la spesa pubblica. Questo dovrebbe favorire una crescita economica sostenibile, inclusiva e che rispetti gli obiettivi comuni dell’UE. Investimenti strategici, riforme mirate e politiche economiche armonizzate sono la chiave per garantire che tutti i paesi membri raggiungano una stabilità finanziaria a lungo termine. La Commissione Europea continuerà a monitorare i bilanci degli stati membri, fornendo supporto e indicazioni per aiutare a rispettare gli obiettivi di crescita economica equa e sostenibile per tutti i cittadini dell’UE.
Per consultare i documenti del semestre europeo per l’Italia, visita il sito ufficiale: Documenti del Semestre Europeo per l’Italia