
Apprendistato, lavoro a termine, stabilizzazione occupazionale e misure di politiche attive. Sono queste le proposte avanzate dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, alle parti sociali del settore professionale per stimolare la crescita di nuovi posti di lavoro. Su queste basi si è aperto a Roma il 17 settembre scorso un tavolo di confronto tra Confprofessioni e i segretari generali di Filcams-Cgil Franco Martini, Fisascat-Cisl Pierangelo Raineri, e Uiltucs-Uil Brunetto Boco, sulle iniziative e le opportunità che potrebbero interessare il settore dei servizi professionali in vista di Expo 2015.
In una fase di profonda crisi degli studi professionali, le parti sociali stanno valutando la possibilità di creare misure ad hoc da agganciare all’esposizione universale che, oltre a rilanciare l’occupazione, possano favorire la ripresa economica. “È un primo, importante passo dei professionisti verso l’Expo 2015” ha detto il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “Le competenze trasversali dei professionisti possono risultare il fattore critico di successo dell’evento espositivo, che può stimolare la creazione di nuovi profili professionali e, quindi, nuove opportunità occupazionali. I servizi professionali possono diventare un banco di prova strategico per individuare nuove formule di flessibilità, capaci di stimolare l’occupazione stabile in futuro. È un’occasione irripetibile per valorizzare il settore dei servizi professionali che va oltre l’evento universale e potrà avere ricadute occupazionali anche dopo il 2015”. I segretari generali delle organizzazioni sindacali si sono resi disponibili al confronto, manifestando l’interesse soprattutto per le misure che garantiscano nuova occupazione stabile ed evitino situazioni di precarietà.