Frida Kahlo in mostra a Roma

Alle Scuderie del Quirinale dal 20 marzo al 31 agosto 2014 Sbarca a Roma, alle Scuderie del Quirinale, la prima retrospettiva in Italia dell’artista messicana Frida Kahlo. Con oltre 160
Alle Scuderie del Quirinale dal 20 marzo al 31 agosto 2014

Sbarca a Roma, alle Scuderie del Quirinale, la prima retrospettiva in Italia dell’artista messicana Frida Kahlo. Con oltre 160 opere tra dipinti e disegni, il progetto curato da Helga Prignitz Poda, autrice del catalogo ragionato dell’artista, ripercorre l’intera carriera artistica di Frida Kahlo riunendo i capolavori assoluti dei principali nuclei collezionistici provenienti dal Messico, dall’Europa e dagli Stati Uniti.

Il mito formatosi attorno alla figura e all’opera di Frida Kahlo ha ormai assunto una dimensione globale. Icona indiscussa della cultura messicana novecentesca e anticipatrice del movimento femminista, Frida Kahlo offre alla cultura contemporanea un esempio di legame arte-vita tra i più affascinanti della storia del XX secolo. I suoi dipinti non sono soltanto lo specchio della sua vicenda biografica, segnata dalle gravissimi conseguenze fisiche e psichiche dell’incidente che la vide coinvolta all’età di 17 anni; ma la sua arte si fonde con la storia del mondo a lei contemporaneo, divenendo manifestazione delle trasformazioni sociali e culturali che portarono alla Rivoluzione messicana.

La mostra, aperta fino al 31 agosto, ripercorre oltre quarant’anni di ritratti e autoritratti. Tra i quali spicca l’ “Autoritratto con vestito di velluto” del 1926, il suo primo autoritratto, dipinto a soli 19 anni per l’amato Alejandro Gòmez Arias, e il famosissimo “Autoritratto con collana di spine” del 1940, mai esposto prima d’ora in Italia e scelto come simbolo e immagine della mostra.

Una selezione di disegni, tra cui lo “schizzo a matita per il dipinto Ospedale Henry Ford (o Il letto volante)” del 1932, o il famoso “corsetto in gesso” che Frida dovette indossare subito dopo l’incidente e che dipinse ancor prima di passare ai ritratti, completano la mostra insieme ad alcuni eccezionali ritratti fotografici dell’artista, in particolare quelli realizzati da Nickolas Muray, per dieci anni suo amante. Degno di nota il celebre scatto “Frida sulla panchina Bianca, New York, 1939” diventato una famosa copertina della rivista Vogue.