Lo scorso 8 novembre, i leader dell’Unione Europea si sono incontrati a Budapest per adottare la Dichiarazione di Budapest, centrata sul Nuovo Patto di Competitività Europea, basato sul rapporto preparato dal professor Mario Draghi, che ha altresì partecipato al vertice. Questo rapporto ha fornito la base per le discussioni e le decisioni finali, mirate a rispondere alle sfide geopolitiche, economiche e demografiche, con l’obiettivo di rendere l’Europa più competitiva e prospera.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito l’importanza di puntare su innovazione, investimenti e sicurezza per sostenere la crescita dell’Unione. Tra le sue proposte, ha enfatizzato la creazione di un quadro normativo unico per le start-up in tutta l’Unione Europea, che favorisca un ambiente imprenditoriale dinamico e competitivo. Inoltre, ha proposto misure per semplificare le normative e facilitare la crescita delle PMI innovative. È emersa anche la necessità di attrarre maggiori investimenti privati nell’innovazione e di potenziare la sicurezza dell’UE, con particolare attenzione alla gestione delle materie prime critiche.
Durante il vertice, è stata data particolare attenzione alla riforma dei mercati finanziari per facilitare l’accesso al capitale, al rafforzamento del mercato unico europeo e alla promozione della decarbonizzazione e delle tecnologie innovative. La riduzione della burocrazia è stata considerata essenziale per stimolare la crescita delle PMI, mentre sul fronte della sicurezza, i leader hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la difesa tecnologica e industriale dell’Europa. In ambito energetico, si è ribadito l’impegno dell’UE per una maggiore indipendenza energetica e per la promozione di energie pulite. Inoltre, l’economia circolare è stata identificata come un pilastro chiave per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse, puntando sul riciclo e sul riutilizzo dei materiali.
Un tema cruciale del vertice è stato anche il rafforzamento delle competenze per garantire posti di lavoro qualificati, mirando a una forza lavoro capace di affrontare le sfide future. La politica commerciale europea è stata incentrata sulla protezione degli interessi economici dell’Unione e sulla costruzione di alleanze con altre nazioni.
A margine del vertice, Ursula von der Leyen ha partecipato al 5° incontro della Comunità Politica Europea (EPC), dove ha discusso con oltre 40 leader su temi cruciali come la sicurezza, la migrazione e la situazione in Ucraina. Ha incontrato la Presidente della Moldova, Maia Sandu, congratulandosi per la sua vittoria alle elezioni e per il recente voto favorevole all’adesione del paese all’UE. I leader europei hanno confermato il loro pieno sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale della Moldova, appoggiando il suo impegno per la democrazia e lo stato di diritto. Infine, Ursula von der Leyen ha avuto incontri bilaterali con altri leader, tra cui il Presidente della Confederazione Elvetica, il Primo Ministro del Regno Unito e il Presidente della Turchia, consolidando l’EPC come piattaforma fondamentale per discutere le sfide comuni e le opportunità di collaborazione.
Il vertice ha dunque adottato la Dichiarazione di Budapest che segna un passo decisivo verso una maggiore coesione economica e un rafforzamento dell’innovazione nell’Unione Europea, ponendo le basi per un futuro in cui l’Europa possa consolidare il suo ruolo di protagonista nel panorama globale. Con l’obiettivo di affrontare le sfide geopolitiche e di sfruttare le opportunità offerte da un mondo sempre più interconnesso, questa visione strategica si presenta come cruciale per garantire un’Europa più competitiva, sostenibile e resiliente.