
L’Unione europea sta raggiungendo il Canada e gli USA nel settore dell’innovazione con ben 15 i paesi che dallo scorso anno hanno registrato notevoli passi avanti: ai primi posti ci sono la Svezia, seguita da Danimarca e Finlandia. I più rapidi nel processo di innovazione sono stati invece la Lituania, Malta e i Paesi Bassi.
E’ quanto emerso dalla valutazione comparativa condotta negli Stati europei in materia di ricerca e innovazione, uno strumento utile ai decisori politici per esaminare i punti di forza e di debolezza dei vari sistemi nazionali, seguire i progressi e identificare le aree prioritarie in cui occorre conseguire miglioramenti.
Quattro le categorie prese in considerazione: le condizioni quadro; gli investimenti pubblici e privati; il livello di innovatività delle iniziative; l’impatto dell’innovazione sull’economia generale.
Come dimostrano i dati raccolti, i paesi che hanno conseguito risultati positivi in generale tendono a far bene anche in aree specifiche; ciò a dimostrazione che un sistema equilibrato che preveda adeguati investimenti, partenariati efficaci tra le imprese e tra queste e le università e un contesto imprenditoriale innovativo è fondamentale per conseguire progressi.
In generale il giudizio di Bruxelles è positivo per quanto riguarda i sistemi di ricerca, la formazione accademica e quella nell’ICT, l’ambiente favorevole all’innovazione (grazie allo sviluppo della banda larga) e gli investimenti in risorse proprie. Negativo invece quello relativo agli investimenti in capitali di rischio, al numero, scarso, di imprese innovative e le attività di collaborazione, decisamente insufficienti; l’apprendimento permanente degli adulti risulta invece stagnante.
Sulla base del livello di innovatività è stata stilata una classifica dei paesi europei, che sono stati ripartiti in diverse categorie: assieme ad altri 13 paesi membri l’Italia rientra tra gli “innovatori moderati”.
Come dichiarato dalla Commissaria al mercato interno, industria, imprenditoria e PMI, Elzbieta Bienkowska, l’innovazione è essenziale per l’economia europea. Per poter esser considerata tra i leader mondiali dell’innovazione l’UE ha bisogno di rafforzare gli investimenti, lo sviluppo dell’istruzione e delle competenze e la creazione di un contesto adeguato per l’innovazione. Proprio in questo senso vanno le ultime iniziative intraprese dalla Commissione, inclusi la “Start up e Scale up initiative”, “l’Agenda europea per le nuove competenze” e il “Piano di investimenti per l’Europa”. Tra gli strumenti più recenti è stato infine ricordato il progetto pilota del “Consiglio dell’innovazione europeo” che rientra nell’ambito del Programma quadro per la ricerca e l’innovazione H2020.
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