Investimenti, innovazione, ricambio generazionale e PAC: il piano per il futuro dell’Agricoltura

Si è svolto a Roma il seminario “La Visione Europea per l'agricoltura e l'alimentazione post 2027” promosso dalla Fidaf, in collaborazione con Conaf e il supporto di Confprofessioni. Nel suo intervento, il ministro Lollobrigida ha dichiarato: «Sosteniamo con forza l’importanza di una Politica Agricola Comune. Tutte le professioni legate al mondo agricolo svolgono un ruolo essenziale»

«Abbiamo riportato l’agricoltura al centro delle nostre politiche, riconoscendola come un settore strategico e destinando 11 miliardi di euro per favorire modernizzazione e innovazione. Sosteniamo con forza l’importanza di una Politica Agricola Comune (PAC) e investiamo sul ricambio generazionale, perché la passione da sola non basta: servono redditi adeguati e una formazione mirata. Tutte le professioni legate al mondo agricolo svolgono un ruolo essenziale. Ogni figura contribuisce con competenza a tutelare, garantire, assistere e produrre, rafforzando il settore e assicurandone la crescita».

Sono le parole del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto ieri al convegno “La Visione Europea per l’agricoltura e l’alimentazione post 2027: Rinnovo generazionale, innovazione e reddito equo per gli agricoltori”, promosso dalla Fidaf (Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali), in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e il supporto di Confprofessioni.

Il convegno sulla visione europea per l’agricoltura

Al convegno erano presenti il presidente di Fidaf, Andrea Sonnino; il Segretario di Conaf, Gianluca Buemi; il presidente di Confprofessioni, Marco Natali; il capo Dipartimento Politiche europee – Masaf, Giuseppe Blasi; Ermanno Comegna, economista agrario ed esperto di Politica Agricola Comunitaria (PAC); Thomas van Gilst di BEI (Banca Europea degli Investimenti) e Giovanna Maria Ferrari, ISMEA Direzione Supporto al Piano Strategico della PAC.

I costi amministrativi della PAC: il rapporto della Commissione Europea

Il rapporto della Commissione europea sui costi amministrativi della PAC, pubblicato il 14 maggio scorso, rivela che in Italia il totale dei costi amministrativi ammonta a 1.923 euro, rispetto ai 1.228 euro della media UE. Inoltre, secondo l’ultimo Censimento agricolo, solo l’11% delle aziende agricole italiane ha investito in innovazione tra il 2018 e il 2020, con forti disparità territoriali. E sul fronte della digitalizzazione, appena il 15,8% delle aziende agricole italiane può essere considerato digitale, con variazioni dal 59% nelle regioni più avanzate al 5,5% in quelle meno innovative.

Semplificazione e innovazione per il rilancio del settore

«La Commissione Europea ha posto le basi per il rilancio del settore agricolo e alimentare con il Documento di Visione, incentrato su due principi chiave: semplificazione e innovazione», ha dichiarato Comegna, «Questi elementi, strettamente interconnessi, rappresentano la chiave per ridurre gli oneri burocratici e migliorare l’efficienza del comparto».

Misure agevolate per i piccoli agricoltori

In merito alle misure per la semplificazione della PAC, Comegna ha poi spiegato che la Commissione propone un regime agevolato per i piccoli agricoltori, con pagamenti diretti forfettari fino a 2.500 euro l’anno, oltre a un regime semplificato per gli aiuti agli investimenti delle piccole aziende agricole, con contributi fino a 50.000 euro per beneficiario.

Italia al negoziato UE con una posizione chiara

Secondo Blasi «L’Italia si presenta al negoziato UE sul quadro finanziario post 2027 con una posizione chiara e condivisa: la PAC dovrà disporre di risorse adeguate per rispondere alle nuove sfide e non deve confluire nel fondo unico di cui si parla con maggiore insistenza. Nel riparto delle risorse disponibili non dovrà essere utilizzato il parametro convergenza esterna, in quanto tale criterio non tiene in considerazione le diverse realtà economiche e sociali tipiche di ogni Stato membro. Il Documento strategico “La Visione per l’agricoltura e l’alimentazione” presentato lo scorso febbraio dalla Commissione rappresenta un progresso significativo nella definizione delle strategie per il futuro del settore, anche se un giudizio definitivo potrà essere espresso solo dopo l’esame della proposta di riforma della PAC e del nuovo Quadro finanziario pluriennale, attesi per luglio».

Il ruolo della Fidaf nel dibattito sulle politiche agricole

«La Fidaf è in prima linea per promuovere il dibattito sulle politiche agricole comunitarie e suggerire strategie per assicurare gli approvvigionamenti alimentari, difendere il reddito degli agricoltori, promuovere la sostenibilità e valorizzare il ruolo della consulenza agricola», ha dichiarato Sonnino.

Le sfide della PAC dopo il 2027

«È stato un incontro proficuo, durante il quale, grazie al contributo di esperti nazionali e rappresentanti delle istituzioni europee e italiane, abbiamo approfondito i principali temi strategici per la futura politica agricola europea dopo il 2027: innovazione, ricambio generazionale, reddito equo per gli agricoltori, sostenibilità e transizione verde», ha infine affermato Natali.