Veneto, l’apprendistato entra nel vivo. Il 14 marzo scorso è stata siglata l’intesa tra il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sull’avvio dei “percorsi formativi in apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione”. L’intesa fa seguito all’accordo, sottoscritto il 9 dicembre scorso, tra Regione Veneto e parti sociali, tra cui Confprofessioni Veneto, in conformità al decreto legislativo 276 del 2003. Il protocollo si propone di offrire ai giovani veneti, in possesso del solo diploma di scuola secondaria inferiore, l’opportunità di conseguire una qualifica professionale attraverso un percorso formativo nelle aziende e negli studi che integri conoscenze teoriche ed esperienze pratiche.
“Pur essendo riservata ai giovani fino ai 18 anni, quindi con un bacino di utenza non molto esteso, l’intesa tra ministero del Lavoro e Regione Veneto consente anche ai liberi professionisti di offrire formazione pratica e teorica a qui lavoratori che, specialmente negli studi di maggiore dimensione, costituiscono una risorsa importante e a volte sottovalutata”, commentano Margherita Gonella, vicepresidente di Confprofessioni Veneto e firmataria dell’accordo preliminare tra le parti sociali, e Paolo Piaserico, delegato alla formazione . “Come ha sottolineato il ministro Sacconi, gli studi professionali sono sicuramente un luogo adatto ad accogliere quei giovanissimi che sono usciti precocemente dal mondo della scuola”.
In sintesi, il protocollo faciliterà l’ingresso nel mercato del lavoro di quei giovani che non hanno assolto l’obbligo scolastico interrompendo gli studi prima dei 16 anni d’età. Una cabina di regia composta dalle parti sociali firmatarie dell’accordo di dicembre ha il compito di mettere a regime l’intesa. Ai giovani viene offerto un contratto di apprendistato della durata di massimo tre anni che prevede 400 ore di formazione all’anno. Sarà poi un tutor a coordinare negli studi o nelle aziende le diverse attività previste dal piano formativo individuale e ad affiancare l’apprendista durante l’intero percorso, al termine del quale verrà rilasciato un certificato di competenze che ha valore di “credito formativo”.
“La presenza di Confprofessioni Veneto al tavolo della trattativa sull’apprendistato” concludono Gonella e Piaserico “conferma l’importanza del ruolo degli studi professionali nell’economia della regione Veneto”.