
Con oltre 130 opere ospitate a Palazzo Reale, Milano rende omaggio a uno degli artisti più controversi e dissacranti dell’avanguardia del Novecento. A poco più di cinquant’anni dalla morte improvvisa di Piero Manzoni, la sua opera è riconosciuta sempre più come una delle esperienze fondamentali dell’avanguardia del XX secolo e nata di concerto con la Fondazione Piero Manzoni, ne ricostruisce la vicenda breve e fervida in un percorso che documenta con opere primarie tutti gli aspetti della sua attività. È un atto doveroso, che la sua città della vita gli dedica in seno a questa “Primavera di Milano”. Manzoni vive la Milano delle avanguardie artistiche e in genere culturali degli straordinari anni cinquanta, e ne è la prima testa di ponte autenticamente internazionale, tra Düsseldorf e Rotterdam, Copenhagen e Bruxelles. Quella Milano vivissima e attiva, vera capitale, è lo scenario della sua parabola folgorante. Nella scelta delle opere si è deciso per questa ragione di privilegiare quelle provenienti dal collezionismo milanese che, nei suoi esempi più illuminati, fu da subito a fianco dell’artista. Il Manzoni degli Achrome, delle Linee, di Socle du monde, di Merda d’artista, che ha rinnovato profondamente l’idea stessa di arte d’avanguardia, è un grande capitale culturale della città.
Piero Manzoni
1933-1963
Milano, Palazzo Reale
26 marzo – 2 giugno