
È stato presentato il programma della settima edizione del “Napoli Teatro Festival Italia” firmato per la quarta volta dal direttore artistico Luca De Fusco. La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, si svolgerà dal 6 al 22 giugno nei diversi teatri partenopei oltre che nei luoghi del Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa e sarà composta da trenta spettacoli. Due saranno i focus di quest’anno, uno riservato a Anton Cechov, l’altro dedicato a Eduardo De Filippo, a trent’anni dalla morte.
Dell’autore russo saranno portati in scena due regie di Andrei Konchalovsky, le «Tre sorelle» e «Zio Vanja», realizzate col Teatro Accademico Statale Mossovet, lo «Zio Vanja» di Rimas Tuminas col Teatro Accademico Vakhtangov ai quali si aggiunge «Un Vanja» argentino in versione punk, di Marcelo Savignone con la collaborazione di Eva Rodriguez, poi «Un gabbiano» di Gianluca Merolli con Anita Bertolucci e Pietro Biondi e «Il giardino dei ciliegi» dello stesso De Fusco con Gaia Aprea e Claudio Di Palma.
Per la parte dedicata a De Filippo sono stati pensati due appuntamenti molto diversi tra loro, il primo ripropone una versione rivisitata de «Il sindaco del Rione Sanità» con Eros Pagni protagonista e la regista di Marco Sciaccaluga, il secondo che vede Francesco Saponaro alla riscoperta di un testo poco noto, «Dolore sotto chiave».
Tra le tante proposte, vale la pena di segnalare il ritorno del regista Lluis Pasqual che si misura col Beckett di «Finale di partita» avvalendosi della personalità di Lello Arena, e di Maurizio Scaparro con un nuovo allestimento del suo «Amerika» da Kafka. Strettamente legati al teatro napoletano «Per oggi non si cade», surreale nuovo lavoro di Manlio Santanelli sul problema dell’immondizia a Napoli e «Istruzioni per minuta servitù» di e con Enzo Moscato.
Il programma del Napoli Teatro Festival 2014 dedica molto spazio alla danza e ospita molti artisti internazionali. Ad aprire il festival è l’israeliana Vertigo Dance Company con Reshimo coreografato da Noa Wertheim, e la formazione proporrà anche il lavoro storico Mana. Ospite qualificato e di prestigio europeo, Emio Greco porterà il 13-14 Addio alla fine ispirato a un nuovo ordine sociale tratteggiato nel libro di Hans Boutellier “The Improvising Society”.