Non è un paese per professionisti

Il lavoro autonomo e professionale è stato definitivamente affondato dal Governo Renzi. Ogni giorno, a parole, la politica si riempie la bocca di competenze, innovazione, capacità di "auto impiego"... ma nella realtà dei fatti si puniscono proprio i soggetti più professionalizzati, innovativi e indipendenti: migliaia di giovani professionisti, partite Iva e freelance che rischiano di scomparire dal mercato del lavoro.

Fisco per fiasco, il risparmio fiscale tra falsi miti e dura realtà

È tempo di dichiarazione dei redditi e, come ogni anno, iniziano i conteggi, le interpretazioni, le speranze, le palpitazioni, le delusioni a fronte di regole astruse, calcoli improbabili ed esiti particolarmente gravosi, posto che ormai la pressione fiscale/contributiva del bel paese ha raggiunto livelli astronomici. Nell’attesa di buone nuove sul fronte legislativo, è cosa nota

Professionista con attività svolta all’estero

L’art. 23, comma 1 lett. d) del Tuir stabilisce che i redditi di lavoro autonomo sono soggetti ad imposizione in Italia se l’attività è esercitata nel territorio dello Stato italiano. Ne deriva, dunque, al contrario, che ove l’attività sia svolta all’estero il relativo reddito deve essere tassato solo all’estero; ma come vedremo questa affermazione è

Mancata tenuta delle scritture contabili. Fine di una maliziosa pessima abitudine

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 55476 depositata il 13 dicembre 2017 si è espressa, con particolare riferimento al mondo professionale, sulla configurabilità del reato di “occultamento delle scritture contabili”, giungendo a delle conclusioni davvero rilevanti. La tematica è di elevata importanza posto che è frequente procedere ad una “conservazione delle scritture contabili”

Il professionista ha l’obbligo del preventivo scritto

La Legge 4.8.17, n. 124 (G.U. 14.8.17 n.189) “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, ha modificato l’articolo 9, comma 4, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, introducendo l’obbligo del preventivo di spesa in forma scritta. Inutile sottolineare che anche in mancanza di

Vincoli di destinazione. Non tutti i vincoli riescono col buco

Dopo l’analisi, con il precedente contributo, della tenuta o meno del fondo patrimoniale costituito dalla famiglia e finalizzato al soddisfacimento dei bisogni della medesima, rispetto all’aggressione dei creditori, è il momento di fare il punto della situazione sull’altro istituto avente finalità simili, previsto dall’articolo 2645-ter de codice civile: i vincoli di destinazione.   I punti

Fondo patrimoniale a scarto ridotto. La famiglia è meno tutelata di un tempo

Nell’oramai lontano 2013, in uno dei primi contributi su questo blog, abbiamo illustrato le potenzialità del fondo patrimoniale, quale istituto volto a blindare il patrimonio principalmente immobiliare dei coniugi e destinarlo al soddisfacimento dei bisogni della famiglia, figli compresi, mettendolo al sicuro da eventuali aggressioni dei creditori per debiti contratti nell’ambito dell’attività professionale e/o d’impresa.

Le alternative deflattive al contenzioso

Nel contributo dello scorso mese è stata fatta una scelta ben precisa: illustrare, sul piano prettamente economico, come le valutazioni connesse ad un eventuale atto di accertamento dell’amministrazione finanziaria siano molteplici. Si è dimostrato che è necessario analizzare la fattibilità del ricorso con un professionista di fiducia, ma do per se ciò è insufficiente poiché

Pago o contesto? Come orientarsi in base ai costi e risparmi

  Cosa fare quando il fisco “bussa alla porta” e avanza pretese onerose? Il non addetto ai lavori è spesso pervaso da un senso di impotenza e timore, condito da una notevole ansia. Ferma restando la necessità di rivolgersi ad un professionista di fiducia, che sappia soprattutto interpretare correttamente le contestazioni mosse e le relative

Il lavoratore autonomo in regime forfettario. Quando conviene e quando no

L’apertura di una partita IVA connessa all’avvio di una nuova attività professionale comporta una serie di valutazioni fondamentali per scegliere il miglior regime fiscale possibile per il lavoratore autonomo. L’opzione, soprattutto nell’ipotesi di prima attività svolta dal giovane professionista, è usualmente rivolta al regime forfettario per numerose ragioni che andremo ad illustrare. Attenzione però a

Il tramonto degli studi settore e l’alba degli indici di affidabilità

Il DL 193 del 2016 aveva dato una prima avvisaglia, poi l’articolo 9-bis del DL 50 del 2017 ha delineato il prossimo futuro dei contribuenti rientranti nell’applicazione degli studi di settore: lo strumento statistico finora conosciuto sarà progressivamente sostituito dagli indici di affidabilità, con cui l’amministrazione finanziaria andrà a misurare la correttezza fiscale dei contribuenti.

Rapporto fisco – contribuente Prove di dialogo

Lo scorso 26 giugno si è tenuto un incontro presso il Mef sul tema “l’economia non osservata e l’evasione fiscale e contributiva”, cui ha partecipato anche Confprofessioni. In questa sede non si intendono commentare le elaborazioni statistiche e le stime circa la presunta evasione fiscale e contributiva presentata dall’amministrazione finanziaria, bensì si intende effettuare alcune

Accertamento al professionista di maggior reddito. Scomputo delle perdite e riconoscimento di errori commessi a proprio danno

Nella gestione di un controllo da parte dell’amministrazione finanziaria è ovvio che la prima attenzione deve essere posta ai rilievi che vengono mossi, allo scopo di poter contenere i recuperi imponibili e giustificare il più possibile le scelte effettuate. L’ordinamento, però, consente anche ulteriori possibilità legali di riduzione degli importi richiesti dal fisco, che è

Spese di aggiornamento professionale, giustizia è fatta

Dopo anni di ingiusta e ingiustificabile penalizzazione, viene (quasi del tutto) rimossa l’anacronistica disposizione contenuta nell’art. 54, comma 5 del Tuir, la quale stabilisce che per i lavoratori autonomi le spese per la partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno, sono deducibili nella misura

Dichiarazione redditi – Deduzioni e detrazioni. Come massimizzare i benefici e non perdere le occasioni

All’avvicinarsi della dichiarazione dei redditi viene alla ribalta la tematica del legittimo risparmio d’imposta, ossia la corretta valutazione delle condizioni normative che possono condurre ad un contenimento del peso erariale. Una delle variabili più interessanti da questo punto di vista è rappresentata dal mondo delle deduzioni dall’imponibile e detrazioni d’imposta, spesso “trascurato” durante l’anno, salvo

Indagini finanziarie, cosa (non) cambia per i professionisti

L’articolo 7 quater del Dl 193 del 2016 è intervenuto nell’articolo 32, primo comma, n. 2, del DPR 600/73, recante la disciplina dell’utilizzo delle indagini finanziarie in materia di accertamenti fiscali, apportando due modifiche che riguardano rispettivamente il mondo professionale e i titolari di reddito d’impresa. Quanto ai professionisti, l’intervento effettuato consiste nella soppressione della

Ritenute subite dal professionista e non versate dal cliente, la soluzione

Il tema delle ritenute Irpef subite dal professionista a seguito del pagamento delle proprie parcelle, rischia di diventare davvero un paradosso tutto italiano. Senza voler essere troppo tecnici, la normativa fiscale è chiara: quando il professionista si rapporta ad un soggetto che può assumere la figura di “sostituto d’imposta”, nell’emettere la propria fattura deve aspettarsi

Spese viaggio del professionista a carico del committente

Con formula a questo punto collaudata, la legge di bilancio 2017 risolve finalmente una criticità ancora presente con riferimento all’annosa questione delle spese di trasferta sostenute dal lavoratore autonomo (artisti compresi) nell’ambito di un incarico professionale (ovvero artistico); segnatamente le spese di trasporto. La formula collaudata consiste nel porre si rimedio al problema, ma a

Irap professionisti senza pace. I beni di rilevante valore

Quando la Corte di Cassazione a Sezioni Unite sembrava aver dipanato la matassa avviando a conclusione numerosi contenzioni che si trascinavano penosamente da anni con soluzioni delle diverse Sezioni della Corte che spaziavano dal bianco al nero passando da tutti i toni di grigio, ecco che la sentenza n. 17221 del 19/8/16, piombata nel bel

Non ho i soldi per pagare le tasse. Strategie di contenimento del danno

In periodi di adempimenti fiscali, cresce l’ansia del rispetto delle scadenze previste dal legislatore. Nella tradizionale confusione fiscale, con proroga puntualmente giunta a poche ore dal termine, va sempre ricordato che, oggi più di ieri, ad ogni errore corrisponde un rimedio: quasi a dire che è vero che le tasse scadono, ma è altrettanto vero

Studi di settore al capolinea

Dopo oltre 20 anni di più o meno onorata carriera, sembra giunta al termine l’avventura degli studi di settore. Meccanismo ormai unanimemente ritenuto obsoleto, principalmente dal momento che l’evoluzione giurisprudenziale della Cassazione ne ha indebolito la sua forza accertativa, posto i risultati di non congruità da soli sono stati ritenuti insufficienti per giustificare gli accertamenti

Rottamazione dei ruoli al via

Il Decreto Legge 22 ottobre 2016 n. 193, convertito dalla legge n. 225 del 1° dicembre 2016, in Gazzetta ufficiale n. 282 del 2 dicembre 2016, reca tra le diverse previsioni di carattere fiscale anche la tanto decantata “rottamazione dei ruoli”, disposizione agevolativa su cui però è stata fatta troppa confusione mediatica e rispetto alla

Fisco e certezza del diritto L’unica certezza è il dubbio

Di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi Che in ambito tributario la confusione regni sovrana è cosa nota. Il sistema fiscale italiano è da tempo un coacervo di disposizioni divenuto inestricabile anche per i più avvezzi, caratterizzato da un comportamento degli addetti ai lavori vieppiù singolare: piuttosto che cercare di riordinare le diverse disposizioni per evitare

L’Iva insegue anche il professionista defunto

Di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi People Lending Money   Premessa Le Sezioni Unite della Cassazione hanno dato ragione all’agenzia delle entrate che, nell’ambito di un contenzioso con un architetto, ha sostenuto che l’incasso da parte del professionista del compenso professionale dopo la chiusura della partita Iva a seguito di cessazione dell’attività, doveva comunque essere