Al via il terzo round sulle professioni non regolamentate. Il capo dipartimento Impresa e internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo economico (Mse), Giuseppe Tripoli, ha fissato per il prossimo 25 luglio alle ore 11.00 presso il Parlamentino (via Molise, 2) il terzo incontro del tavolo di lavoro sulle professioni non regolamentate. Raccolte le richieste e i suggerimenti delle sigle associative, degli enti di formazione e certificazioni, utenti e consumatori e, tracciate le linee base da seguire, già dal primo incontro, prosegue dunque la discussione sulla definizione di professioni intellettuali e su una necessaria riforma del settore. Fin dal primo incontro, lo scorso 30 maggio, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, mostrando disappunto sulla proposta di definire “associative” le professioni non costituite in albi o ordini professionali, propone di avviare una riforma delle professioni in un quadro complessivo che riunisca tutte le professioni, regolamentate e non, e che porti ad una rigorosa definizione di professioni intellettuali ed escluda le imprese. Intanto, l’Uni (Ente Nazionale di Unificazione) ha costituito una commissione tecnica per il riconoscimento delle ‘Attività professionali non regolamentate’ alla quale hanno già aderito 25 associazioni. Obiettivo: arrivare a una certificazione, attraverso le norme Uni, delle prestazioni svolte dai professionisti non ordinistici. Anche Confindustria, attraverso una nota, ha tracciato una serie di principi guida come contributo per la definizione della nuova disciplina. Libertà di associazione, riconoscimento delle professioni e il rifiuto di un registro pubblico delle associazioni che non potrebbe offrire alcuna reale garanzia agli utenti, i punti cardine del documento.
PROFESSIONI. Nuovo incontro il 25 luglio e spuntano le prime proposte di riforma
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