Giovani, le professioni perdono appeal

Secondo l’analisi dell’Osservatorio di Confprofessioni, la crescita dei laureati nella libera professione è del 12,6% contro il 22,8% di quella nel lavoro dipendente

Il comparto dei liberi professionisti segna una crescita dal 2011 al 2019 del +17,6% e un calo del circa 3% nel 2020 a causa della pandemia che colpisce sia i liberi professionisti datori di lavoro sia i professionisti senza dipendenti.

Quanto si osserva per l’Italia è il risultato di ciò che accade nelle diverse regioni; infatti, nel lungo periodo segnano tutte una crescita ad esclusione della Sardegna, in cui il numero di liberi professionisti resta stabile. Nel 2020 i liberi professionisti calano in tutte le regioni del Nord e del Centro ad eccezione del Trentino Alto Adige e del Lazio, di converso al Sud si assiste ad una crescita in Sardegna, Basilicata, Sicilia, Abruzzo e Puglia che risultano meno colpite dagli effetti della pandemia.

In calo l’appeal delle libere professioni, infatti, dall’analisi dei liberi professionisti sotto i 45 anni nel confronto con i dipendenti, si nota come i laureati preferiscano lavori alle dipendenze piuttosto che la libera professione: la crescita dei giovani laureati nella libera professione è del 12,6% contro il 22,8% che si registra tra i dipendenti. All’interno dei settori di attività economica i liberi professionisti giovani nel lungo periodo segnano una riduzione nei settori “Attività professionali, scientifiche e tecniche” e “Commercio, finanza e immobiliare”.

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