
La Commissione europea e l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno presentato un nuovo piano d’azione per promuovere la parità di genere e l’emancipazione femminile in tutte le azioni esterne dell’Unione europea. Sebbene alcuni progressi significativi, siano stati conseguiti (per quanto riguarda la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze), nel mondo nessun paese è sulla buona strada per raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze entro il 2030. Inoltre le conseguenze sanitarie e socioeconomiche della crisi COVID-19 stanno colpendo in maniera sproporzionata queste categorie.
Per far fronte a tale problematica il nuovo piano d’azione dell’UE sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nell’azione esterna per il periodo 2021-2025 (GAP III) mira ad accelerare i progressi nell’emancipazione delle donne e delle ragazze e a salvaguardare i risultati conseguiti nell’ambito della parità di genere durante i 25 anni successivi all’adozione della dichiarazione di Pechino e della relativa piattaforma d’azione. Il piano fornisce all’UE un quadro politico con cinque pilastri d’azione per accelerare i progressi verso l’adempimento degli impegni internazionali e verso un mondo in cui tutti abbiano la possibilità di realizzarsi:
- L’85% di tutte le nuove azioni nell’ambito delle relazioni esterne contribuiranno a conseguire la parità di genere e l’emancipazione femminile entro il 2025;
- Una visione strategica condivisa e una stretta collaborazione con gli Stati membri e i partner a livello regionale, nazionale e multilaterale;
- Il GAP III invita ad accelerare i progressi e a concentrarsi sulle principali aree tematiche di impegno;
- Dare l’esempio;
- Misurare i risultati.