Partite Iva, +13,8% a gennaio

Dopo le modifiche alla legge di stabilità crescono le adesioni al nuovo regime forfettario. Gli ultimi dati dell’Osservatorio del ministero dell’Economia Aperte 67.011 nuove partite Iva a gennaio (+ 13,8%
Dopo le modifiche alla legge di stabilità crescono le adesioni al nuovo regime forfettario. Gli ultimi dati dell’Osservatorio del ministero dell’Economia

Aperte 67.011 nuove partite Iva a gennaio (+ 13,8% rispetto al corrispondente mese del 2015). A dare un deciso impulso alle adesioni avrebbe concorso il maggior numero di iscrizioni al regime agevolato forfettario per lavoratori e imprese “di dimensioni ridotte” (+37,4% del totale delle aperture), favorito dalle modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2016. È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio sulle partite IVA diffuso dal ministero dell’Economia lo scorso 10 marzo.

 

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 76,7% delle nuove partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 17,1% dalle società di capitali e il 5,7% dalle società di persone. Rispetto al mese di gennaio 2015 si osserva un aumento di avviamenti unicamente per le persone fisiche (+21,3%), mentre le società di capitali evidenziano un modesto calo (-2,8%), più significativo per le società di persone (-11,5%).

 

Per le persone fisiche la ripartizione è relativamente stabile, con un lieve aumento della quota femminile (circa il 37%). Il 43,2% viene avviato da giovani fino a 35 anni ed il 36% da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2015 le classi di età più giovani registrano un sensibile aumento (+31%), meno significativo è l’aumento per la classe tra i 36 e i 50 anni (+12,6%).

 

Riguardo alla ripartizione territoriale, secondo l’Osservatorio, il 45,9% delle nuove partite Iva è localizzato al Nord, il 21,7% al Centro ed il 32,3% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno 13% a gennaioevidenzia, ad eccezione della Sardegna (-6,3%), incrementi nelle Province di Trento (+43,5%), di Bolzano (+39,2%) e in Valle d’Aosta (+32,4%), meno consistenti in Calabria (+2%) e in Sicilia (+4,2%).

 

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva con il 21,6% del totale, seguito dalle attività professionali con il 18,8% e dall’agricoltura con l’8,5%. Rispetto a gennaio dello scorso anno, tra i settori principali si osserva un notevole aumento delle nuove aperture nel comparto dell’istruzione (+103,6%), delle attività professionali (+73,9%) e della sanità (+63,1%).