Pensioni piu’ alte per i professionisti

Si’ definitivo della Camera al ddl Lo Presti che innalza del 5% il versamento alle casse Al traguardo la mini-riforma previdenziale che consente agli enti di previdenza di innalzare fino
Si’ definitivo della Camera al ddl Lo Presti che innalza del 5% il versamento alle casse

Al traguardo la mini-riforma previdenziale che consente agli enti di previdenza di innalzare fino al 5% il contributo integrativo, e di destinare una parte delle risorse alla pensione. Dopo tre anni, con l’approvazione, ieri alla Camera, del disegno di legge Lo Presti, che ha ottenuto 522 voti favorevoli, tre astenuti e un solo contrario, si conclude l’iter di riforma chiesta dall’Associazione degli enti di previdenza.
Con il varo del testo che modifica l’articolo 8 del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 gli enti di previdenza privati, che applicano il sistema di calcolo retributivo, possono elevare il contributo integrativo dal 2 al 5 per cento. Ad essere interessate sono le casse nate con il Dlgs 103/96 tra cui psicologi, biologi, agrotecnici e periti, e le due Casse Privatizzate con il Dlgs 509/94 che hanno adottato il contributivo (dottori commercialisti e ragionieri).
Con l’aumento del versamento alle Casse viene garantita una pensione più ricca ai professionisti, ma a pagare un prezzo maggiore sarà il cliente che subirà un aumento della parcella, maggiorata non solo nella parte relativa all’integrativo, ma anche nell’Iva, poiché l’integrativo è imponibile ai fini dell’imposta sul valore aggiunto e il privato non può recuperarla.
Soddisfatto il firmatario della mini-riforma per aver raggiunto, a oltre un anno dal primo sì in Parlamento, un traguardo importante per i professionisti. Ma Lo presti ci tiene a precisare che si tratta solo di un tassello, se pur importante, del progetto di riforma dell’impianto pensionistico dei liberi professionisti, che deve essere accompagnato da un intervento sul contributo soggettivo.
 

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