Aggregazioni professionali, Confprofessioni al Festival dell’Economia di Trento

Il presidente Stella: Godono di scarso 'appeal' a causa di una tassazione onerosa. La politica le renda vantaggiose. Barbara Lorenzi (presidente Confprofessioni Trentino): Le Stp rispondono alle necessità del professionista in ogni momento della sua vita professionale. Marco Natali (presidente Fondoprofessioni): Digitalizzazione e sostenibilità sono le nuove sfide per i professionisti. Imprescindibile la formazione continua

Le aggregazioni professionali sono state al centro del dibattito promosso da Confprofessioni al Festival dell’Economia di Trento, lo scorso 27 maggio. Il panel, moderato dalla giornalista Simona D’Alessio, ha visto la partecipazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, della presidente di Confprofessioni Trentino, Barbara Lorenzi, e del presidente di Fondoprofessioni, Marco Natali.

Per il presidente della Confederazione, Gaetano Stella, le aggregazioni professionali rappresentano un’occasione per mettere a frutto le competenze multidisciplinari di più lavoratori autonomi, tuttavia, godono di scarso ‘appeal’ a causa di una tassazione onerosa, al contrario degli studi individuali. Secondo Stella è “opportuno ripensare i modelli di organizzazione” visto che ne beneficiano i volumi d’affari. Da qui l’appello della Confederazione alla politica affinché renda le aggregazioni vantaggiose.

Positivo, per Stella, il tentativo annunciato dal deputato di FdI, Andrea de Bertoldi (presente alla tavola rotonda) di provare a far passare celermente, “presentando un emendamento ad uno dei prossimi provvedimenti governativi o nella prossima Legge di Bilancio”, uno dei capitoli della riforma tributaria, ossia la neutralità fiscale per le operazioni di conferimento di studi professionali in Società tra professionisti (Stp).

«L’aggregazione degli studi professionali (Stp) risponde alle necessità del professionista sotto molti aspetti e in ogni momento della sua vita professionale», ha spiegato la presidente di Confprofessioni Trentino. Aggregarsi “aiuterebbe sia i giovani” nella fase di avvio dell’attività, sia le donne “a conciliare meglio famiglia e lavoro”, ma anche il professionista “in espansione”, che vuole entrare in nuovi mercati e aumentare il proprio raggio di azione.

Secondo Lorenzi, le aggregazioni sono un valido aiuto anche “per il professionista in uscita dalla professione per raggiunti limiti di età o perché vuole cambiare vita”. «Mentre il professionista individuale, quando cessa l’attività e chiude la porta del proprio studio, disperde il patrimonio che ha costruito in tanti anni di lavoro, il socio professionista che si cancella dall’albo può diventare socio “di capitale”, continuando a beneficiare degli utili e contribuendo alla crescita della Stp», ha aggiunto.

«Il mondo delle Professioni sta attraversando un percorso di trasformazione significativo, a partire dalle competenze necessarie per supportare i propri clienti, fino ad arrivare ai nuovi strumenti forniti dalla digitalizzazione e alle sfide poste dal rispetto dei criteri di sostenibilità», ha spiegato il presidente di Fondoprofessioni.

«I ruoli svolti dai professionisti aumenteranno e l’ambito di intervento si amplierà, un’evoluzione che dovrà essere certamente accompagnata da un driver fondamentale: il mutuo apprendimento. Da un lato, gli studi dovranno fare tesoro di altre esperienze attorno a loro, in Italia ma anche all’estero; dall’altro lato, dovranno lasciarsi “contaminare” sempre più da mondi come, ad esempio, quelli legati alla sicurezza informatica, alla protezione dei dati e dell’ambiente. La trasformazione digitale consente infatti di avvalersi di nuovi strumenti che accrescono l’efficienza e offre l’opportunità di intraprendere percorsi di formazione continua e aggiornamento, imprescindibili in un contesto di cambiamento rapido e continuo», ha concluso Natali.

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