Al via il Sottocomitato Mezzogiorno

Il 29 settembre si riunisce il tavolo per l’attuazione dei Programmi 2014-2020. Tra i rappresentanti del partenariato economico e sociale, Confprofessioni per il settore professionale S’insedia il Sottocomitato Mezzogiorno per l’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei nelle regioni del Sud. Il 29 settembre, presso la sala Conferenze dell’Agenzia per
Il 29 settembre si riunisce il tavolo per l’attuazione dei Programmi 2014-2020. Tra i rappresentanti del partenariato economico e sociale, Confprofessioni per il settore professionale

S’insedia il Sottocomitato Mezzogiorno per l’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei nelle regioni del Sud. Il 29 settembre, presso la sala Conferenze dell’Agenzia per la coesione territoriale, si riunisce per la prima volta il Sottocomitato lanciato nell’ottobre del 2015 dal Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento per l’attuazione dei Programmi 2014-20, presieduto dal Direttore Generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, Ludovica Agrò, e dal Capo Dipartimento per le politiche di coesione, Vincenzo Donato. Intorno al tavolo del Sottocomitato Mezzogiorno sono stati chiamati i rappresentanti del partenariato economico e sociale, che vede la partecipazione di Confprofessioni per il settore professionale, insieme alle le organizzazioni sindacali, quelle delle imprese industriali, agricole e artigianali, nonché gli esponenti più rappresentativi della società civile.

 

Oltre alle finalità e alla composizione del costituendo Sottocomitato, tra i punti all’ordine del giorno del nuovo organismo spicca lo stato di attuazione dei programmi 2014-2020 nel Mezzogiorno (per Obiettivo tematico e Risultato atteso). Durante la riunione verranno poi affrontate le principali criticità segnalate dalle Autorità di gestione dei programmi operativi che insistono nell’area e verrà analizzata l’informativo sui Patti per il Sud con diverse ipotesi di programma di lavoro e segnalazione di temi rilevanti da porre all’attenzione del Sottocomitato. E proprio in questo ambito, i professionisti possono giocare un ruolo di primo piano. «Confprofessioni ha avuto un ruolo guida per consentire l’accesso dei professionisti ai fondi europei», riferisce in una nota la Confederazione dei liberi professionisti. «Dopo il lavoro svolto in seno alla Commissione europea e la battaglia che ha esteso ai liberi professionisti i piani operativi POR e Pon nella legge di Stabilità 2016, occorre fare un ulteriore asso avanti per mappare i fabbisogni del sistema delle libere professioni per orientare i fondi disponibili ad attività realmente utili».

 

Secondo i dati diffusi dal Comitato di sorveglianza il numero dei Programmi operativi nazionali e regionali del periodo di programmazione 2014-2020 è pari a 75 (23 FESR, 20 FSE, 1 FSE/IOG, 7 FESR/FSE, 23 FEASR,1 FEAMP), per un totale di risorse complessivamente investite pari a 73,6 miliardi di euro (di cui 42,5 miliardi di risorse UE e 31 miliardi di cofinanziamento nazionale). La nuova programmazione prevede che particolare attenzione sia posta sull’attuazione degli interventi, con uno specifico orientamento ai risultati attesi, prevedendo un coordinamento centrale svolto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso un Dipartimento ad hoc e l’Agenzia per la coesione territoriale.