Priorità all’equilibrio dei conti pubblici e sostegno all’economia italiana, sfruttando fino in fondo le risorse del Pnrr e con un occhio di riguardo al mondo della libera professione. Si muove lungo questi due binari l’intervento di Confprofessioni, in audizione oggi presso le Commissioni riunite “Bilancio” di Camera e Senato sul Documento di Economia e Finanza 2023. «Un’occasione per mettere a fuoco le linee programmatiche della politica economica del Governo Meloni nei prossimi anni, ma anche per sottolineare i temi che toccano da vicino i professionisti, a cominciare dalla riforma del fisco, dai salari e dal riordino degli incentivi», commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.
«Le misure per il riordino del sistema amministrativo e fiscale offrono l’opportunità per ripensare in modo più efficace i rapporti di cooperazione tra amministrazione e professioni», sottolinea Stella. «Sul fronte della semplificazione, della riforma della giustizia e della modernizzazione della P.A., sarà infatti prioritario prevedere modelli di maggiore integrazione tra amministrazione e professionisti, in una prospettiva di piena attuazione del principio di sussidiarietà».
In quest’ottica, il giudizio della Confederazione sulle misure contenute nel Def è sostanzialmente positivo, anche se da rivedere in alcune misure. «La previsione di garantire la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, come pure l’intenzione di un’imposta sostitutiva in misura agevolata sui redditi di natura finanziaria delle Casse di previdenza dei liberi professionisti sono misure che vengono incontro a nostre istanze per rafforzare la competitività del settore professionale», afferma Stella.
Sul fronte delle misure a sostegno dei salari, Stella rilancia la proposta di detassare gli aumenti salariali concordati tra le parti sociali in occasione dei rinnovi contrattuali: «si tratta di un intervento per adeguare i redditi dei lavoratori dipendenti rispetto all’andamento dell’inflazione, tenendo conto però delle condizioni di incertezza in cui versano i datori di lavoro». Infine, Confprofessioni accoglie di buon grado la revisione del sistema degli incentivi, che ha già avviato il suo iter in Senato, purché «sia ispirata al principio di uguaglianza tra i soggetti economici, mettendo fine alle discriminazioni che finora hanno penalizzato i professionisti».
Testo Audizione Confprofessioni DEF 2023