Destinazione Italia, come attrarre gli investimenti esteri

Il Consiglio dei ministri ha approvato un piano che strizza l’occhio agli investitori stranieri e punta a favorire la competitivita’ delle imprese. 50 misure ad hoc su fisco, lavoro e giustizia civile Un Paese che funziona lungo tutto il “ciclo di vita” dell’investimento. Un Paese che valorizza i propri asset. Un Paese che attrae il
Il Consiglio dei ministri ha approvato un piano che strizza l’occhio agli investitori stranieri e punta a favorire la competitivita’ delle imprese. 50 misure ad hoc su fisco, lavoro e giustizia civile

Un Paese che funziona lungo tutto il “ciclo di vita” dell’investimento. Un Paese che valorizza i propri asset. Un Paese che attrae il capitale umano. Il Consiglio dei ministri del 19 settembre scorso ha approvato il cosiddetto piano “Destinazione Italia”, un progetto per attirare gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane. Si tratta di 50 misure che toccano un ampio spettro di settori: dal fisco al lavoro, dalla giustizia civile alla ricerca. Il piano è aperto alla consultazione pubblica per tre settimane affinché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono apportare un contributo, possano farlo. Al termine di questa fase, “Destinazione Italia” sarà definitivamente approvata dal Consiglio dei Ministri. Il piano si articola su tre punti: attrazione, promozione, accompagnamento.

Attrazione. Per rendere l’Italia più attrattiva per gli investitori e migliorare le condizioni di impresa per tutti gli operatori economici sono previste una serie di misure che vanno da una collaborazione più stretta tra fisco e investitori a una riduzione della tassazione sul lavoro; da una riduzione della tassazione sul lavoro al Testo unico del lavoro; da una rideterminazione delle sanzioni tributarie alla revisione della disciplina della “black list” fiscale; da una attuazione della strategia energetica nazionale per abbassare il prezzo dell’energia elettrica e del gas fino al rafforzamento del tribunale delle imprese. Per attirare investimenti eteri, Destinazione Italia si prefigge poi l’obbiettivo di valorizzare le società partecipate dallo Stato attraverso un piano di dismissioni e individuare nuove forme di finanziamento alle Pmi. Sono previsti poi investimenti per sostenere le micro, piccole e medie imprese del made in Italy e per promuovere il turismo e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Parallelamente, viene annunciata la liberalizzazione del mercato delle locazioni a uso non abitativo e il cambio di destinazione d’uso degli immobili.

Promozione. La promozione all’estero delle opportunità di investimenti offerte dal nostro Paese e la ricerca di potenziali investitori sono complementari agli interventi di miglioramento del business environment in Italia. A tal fine il piano mira a: comunicare e presidiare per attrarre mercati, persone e strumenti; costruire una migliore reputazione nel mondo; mobilitare gli “italiani globali”; usare le leve della cultura, dello sport per una diplomazia dell’attrazione.

Accompagnamento. Il governo intende riformare la governance dell’attrazione degli investimenti in Italia, creando un ente unico preposto a fare da tutor all’investitore straniero raccordandosi con la rete estera per la promozione internazionale e con le Regioni per la parte di loro competenza.

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