Equo compenso, Stefani a Confprofessioni: Legge entro fine febbraio e senza modifiche

La relatrice del ddl sull’equo compenso in Commissione Giustizia al Senato, Erika Stefani, ha incontrato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella: iter rapido del provvedimento in Senato e poco spazio per modificare il testo. Prende quota l’apertura di un tavolo di confronto presso il ministero del Lavoro per migliorare la legge

Entro la fine di febbraio, al più tardi all’inizio di marzo, l’equo compenso sarà legge. C’è infatti la sostanziale volontà del Governo di fare approvare il disegno di legge in materia di equo compenso delle prestazioni professionali in tempi rapidi e senza modifiche. È quanto ha riferito Erika Stefani, relatrice del provvedimento in Commissione Giustizia al Senato, durante un incontro con il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, che si è tenuto oggi poche ore prima della ripresa dell’esame del provvedimento presso la stessa Commissione.

«La senatrice Stefani ha prestato grande attenzione alle problematiche che abbiamo posto, dimostrando una grande sensibilità verso il mondo delle professioni. È stato un incontro molto utile e condividiamo l’idea di un iter rapido in Senato, anche se non sembrano esserci spiragli per eventuali modifiche al testo», ha commentato Stella al termine dell’incontro. «In questa direzione è emersa la possibilità di migliorare il testo al tavolo del lavoro autonomo del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone», ha affermato il presidente di Confprofessioni. «I nodi ancora da sciogliere restano le sanzioni a carico del professionista, l’ampliamento della platea, l’estensione del perimetro di applicazione dell’equo compenso anche ai rapporti di natura non convenzionale e la composizione dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso».