Gli individui più propensi al rischio hanno maggiore probabilità di essere lavoratori autonomi. Lo dice l’Isfol che ha pubblicato lo studio “ La scelta tra lavoro autonomo e lavoro dipendente in Italia”, una analisi delle caratteristiche individuali più frequentemente associate alla scelta del lavoro autonomo.
Un aspetto del tutto nuovo di questa analisi è la definizione del lavoro autonomo in base alla natura effettiva del rapporto di lavoro. Rientrano fra i lavoratori “effettivamente autonomi” , secondo l’Isfol, i titolari di attività. I lavoratori “effettivamente autonomi” costituiscono il 22.5% dell’occupazione maschile e soltanto il 12.5% di quella femminile. In entrambi i casi, questa percentuale cresce notevolmente con l’età.
Il possibile incentivo economico influenza la scelta dell’occupazione, tuttavia altri fattori importanti risultano essere l’età e la condizione lavorativa dei genitori: le forme di lavoro “effettivamente autonomo” tendono ad essere più frequenti al crescere dell’età e fra coloro che sono già figli di lavoratori autonomi.