Microcredito, spazio ai professionisti

Una circolare del Ministero dello sviluppo economico annuncia il varo del bando che destina 40 milioni di euro ai liberi professionisti Con una circolare-parere, il Ministero dello Sviluppo Economico annuncia che è partito il bando sul microcredito: 40 milioni di euro a favore anche dei liberi professionisti, sia che esercitino in forma individuale che in
Una circolare del Ministero dello sviluppo economico annuncia il varo del bando che destina 40 milioni di euro ai liberi professionisti

Con una circolare-parere, il Ministero dello Sviluppo Economico annuncia che è partito il bando sul microcredito: 40 milioni di euro a favore anche dei liberi professionisti, sia che esercitino in forma individuale che in società. Il Fondo Microcredito è un’alternativa al sistema creditizio tradizionale. 

Il Fondo di garanzia per il microcredito ha la finalità di finanziare lavoratori autonomi o microimprese rientranti nelle cosiddette fasce deboli ovvero non in condizione di rivolgersi al sistema creditizio tradizionale per assenza di idonee garanzie. Il Ministero dello Sviluppo Economico si è impegnato a versare in questo fondo, alla data del 1° gennaio di ogni anno, un importo annuo massimo di euro 30.000.000; il MoVimento 5 stelle ha versato circa 10.000.000 di euro. Quindi lo stanziamento totale disponibile per il 2015 è di euro 40.000.000, mentre le dotazioni per gli anni successivi saranno costituite dalla reintegra delle rate restituite dai beneficiari, dallo stanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico e da future ed eventuali altre erogazioni liberali.

Chi può beneficiarne e a quale scopo- Possono accedere al microcredito tutti i liberi professionisti, veterinari compresi, titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con massimo 5 dipendenti. I prestiti vengono concessi per l’avvio o lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa. Possono accedervi le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con massimo 10 dipendenti.

Il microcredito può essere destinato all’acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione di servizi) o di servizi strumentali all’attività’ svolta (es. il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative). I finanziamenti possono essere concessi anche per la retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori;

E ancora: per il pagamento di corsi di formazione, anche post-universitaria-  volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo o ad agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro.

Come fare domanda- Le istanze dovranno essere presentate con le modalità che saranno stabilite dal Mise presumibilmente nei primi giorni di aprile. Ricevuta la conferma della prenotazione delle risorse dal Ministero dello Sviluppo Economico bisognerà rivolgersi ai soggetti abilitati allo svolgimento dell’attività di microcredito iscritti in apposito elenco  (banche e nuovi operatori specializzati nel microcredito).

Nel frattempo la circolare-parere suggerisce “una verifica e un approfondimento del possesso dei requisiti e della documentazione necessaria alla fase 1: copia carta d’identità e codice fiscale del richiedente, certificazione attribuzione partiva iva,  certificato iscrizione ordine professionale.

Entità e condizioni dei finanziamenti- I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Il limite può essere aumentato di euro 10.000, se il contratto di finanziamento preveda l’erogazione frazionata subordinando i versamenti successivi al verificarsi delle seguenti condizioni:

– il pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse;

– lo sviluppo del progetto finanziato, attestato dal raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto e verificati dall’operatore di microcredito.

In via generale, la durata massima del finanziamento varia a seconda delle finalità e può variare dai sette ai dieci anni.

L’operatore di microcredito può concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo, non superi il limite di 25.000 euro o di 35.000 euro.

Il rimborso dei finanziamenti e’ regolato sulla base di un piano con rate aventi cadenza al massimo trimestrale. La data di inizio del pagamento delle rate può essere posposta per giustificate ragioni connesse con le caratteristiche del progetto finanziato. Il finanziamento sarà restituito, alle scadenze previste con applicazione di un tasso massimo non superiore al 8,47%.