TARIFFE, ANTITRUST APRE DUE ISTRUTTORIE

Psicologi e geologi nel mirino dell’Agcm Per “possibili restrizioni alla concorrenza derivanti dal codice deontologico”, l’Antitrust ha avviato due istruttorie rispettivamente nei confronti dell’Ordine dei geologi e dell’Ordine degli psicologi, due fra gli Ordini “resistenti” alle liberalizzazioni secondo l’ultimo rapporto consegnato dall’Antitrust al Parlamento. Le tariffe minime professionali, sottoposte a vincolo deontologico violano il diritto
Psicologi e geologi nel mirino dell’Agcm

Per “possibili restrizioni alla concorrenza derivanti dal codice deontologico”, l’Antitrust ha avviato due istruttorie rispettivamente nei confronti dell’Ordine dei geologi e dell’Ordine degli psicologi, due fra gli Ordini “resistenti” alle liberalizzazioni secondo l’ultimo rapporto consegnato dall’Antitrust al Parlamento.

Le tariffe minime professionali, sottoposte a vincolo deontologico violano il diritto antitrust. A nulla vale che siano approvate per decreto ministeriale e che rimandino al Codice Civile. Inoltre, vincolare gli iscritti al rispetto dei minimi in relazione al decoro professionale non è compatibile con il diritto comunitario della concorrenza e con il Decreto Bersani.

I geologi, in particolare, oltre ad avere ottenuto l’approvazione ministeriale del tariffario minimo, hanno inserito nel loro codice deontologico il richiamo al Codice Civile: “a garanzia della qualità delle prestazioni ed ai sensi dell’articolo 2233, comma 2, c.c.”

Per l’Antitrust, “la rilevanza giuridica dell’articolo 2233 cod. civ., comma 2, si esplica esclusivamente sul piano dei rapporti di tipo privatistico” e “non attribuisce all’ordine alcun potere, né tanto meno alcun dovere, di vigilare sul comportamento dei propri iscritti nella determinazione del compenso con i rispettivi clienti, di controllare in definitiva che il compenso, liberamente pattuito, sia comunque adeguato al decoro della professione”.

Bocciato anche il tariffario degli psicologi: il “Testo Unico della Tariffa Professionale degli Psicologi”, è volto ad uniformare i prezzi di vendita dei servizi professionali degli psicologi e dunque rappresenta una “intesa” contraria ai principi della concorrenza.

 

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