La nuova edizione "Universita’ e lavoro: orientarsi con la statistica", reso nota ieri dall’Istat, riporta i dati più recenti relativi all’inserimento professionale dei laureati del 2004, alle forze di lavoro e all’istruzione universitaria.
Tra i laureati a ciclo unico la percentuale piu’ alta di occupati in modo continuativo dopo la laurea riguarda i dottori del gruppo di ingegneria. Per quanto riguarda i corsi triennali sono i laureati delle professioni infermieristiche e ostetriche a lavorare di piu’ una volta finiti gli studi.
Per la maggior parte dei neo dottori i primi impieghi sono a tempo determinato. Nel 2007 circa il 41% dei neo laureati dei corsi lunghi e il 48% dei laureati triennali ha lavorato con contratti a termine o e’ stato impiegato in attivita’ lavorative "parasubordinate". Mentre ad avere una posizione alle dipendenze a tempo indeterminato e’ il 40,6% dei giovani che hanno conseguito un titolo di 4-6 anni e il 42,4% di quanti lavorano dopo una laurea triennale.
Un’attivita’ autonoma e’ stata intrapresa dal 19% dei laureati in corsi lunghi e dal 9% dei laureati triennali. Per quanto riguarda il guadagno, a poco piu’ di 3 anni dal conseguimento del titolo i laureati che svolgono un lavoro iniziato dopo la laurea (continuativo e a tempo pieno) guadagnano in media circa 1.300 euro.
Documentazione completa al sito dell’Istat:
http://www.istat.it/lavoro/unilav/