E’ online su www.produzionidalbasso.com la campagna di crowdfunding “Dopo le mafie: il progetto per la valorizzazione e la gestione partecipata dei beni confiscati”, nata grazie alla vittoria di un bando di Banca Etica relativa a un’iniziativa dell’associazione Circola in collaborazione con Federnotai, il sindacato dei notai italiani. Circola è un’associazione no profit che ha l’obiettivo di realizzare progetti di formazione, assistenza e sperimentazione sui temi della tutela dell’ambiente e del territorio, del contrasto alla criminalità organizzata, dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità.
Secondo i dati di febbraio 2016 forniti dall’ANBSC, in Italia i beni confiscati sono 23.576, di cui il 6,88% in Lombardia. Il progetto “Dopo le mafie” intende sperimentare un nuovo modello culturale e operativo, condiviso tra istituzioni e cittadini, per trasformare i beni confiscati alle mafie in ‟beni comuni”, restituendoli così alla comunità e mettendoli a disposizione dei progetti di crescita sociale e culturale del territorio in cui si trovano.
ll progetto, inoltre, servirà a fornire una formazione specifica, tecnico-legale, amministrativa e gestionale, agli amministratori dei Comuni che si trovano a dover gestire un bene confiscato alla criminalità, e accompagnerà l’intera comunità nell’elaborazione di idee condivise sul suo utilizzo, favorendo una presa in carico collettiva del bene che diventa responsabilità di tutti e di ciascuno.
“Circola accompagnerà i singoli Comuni coinvolti nel progetto, Milano, Pero, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, nella presa in carico del bene confiscato che si trova nel loro territorio, nell’elaborazione di un progetto condiviso in merito al suo riutiluzzo, nella definizione di strumenti di gestione nel tempo efficaci e coerenti – ha dichiarato Veronica Dini, avvocato e presidente dell’associazione. Lo farà attraverso un percorso in più tappe: partendo dall’informazione e dalla conoscenza delle problematiche, anche legali, burocratiche e amministrative, si arriverà alle attività formative, culturali e partecipative che vedranno protagonisti i cittadini, le scuole e le biblioteche”.
“La partecipazione a questo progetto – ha aggiunto Carmelo Di Marco, presidente di Federnotai – è un’occasione preziosa per i notai che, coerentemente con la loro funzione, sono sempre schierati a sostegno della legalità: in questo caso la soddisfazione è particolare, perché il progetto consente di creare e di far crescere un rapporto molto costruttivo tra amministrazioni pubbliche, cittadini e professionisti. Mettere le nostre conoscenze e le nostre capacità a servizio di tutto questo ci rende davvero entusiasti”.
Con i finanziamenti che saranno raccolti attraverso il crowdfunding verrà avviata la sperimentazione sui beni immobili confiscati presenti nei Comuni di Rozzano e San Donato, ove saranno organizzati anche eventi all’interno delle biblioteche, iniziative specifiche per i ragazzi delle scuole, in un percorso di educazione alla legalità che è soprattutto un’esperienza di cittadinanza attiva.
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