L’intervista a Marco Natali, nuovo presidente di Fondoprofessioni

Dalla newsletter di Fondoprofessioni di marzo 2019 Marco Natali, commercialista veronese, componente della giunta esecutiva di Confprofessioni, è stato nominato nuovo presidente di Fondoprofessioni. Priorità di intervento, nuovi Avvisi, digitalizzazione degli Studi professionali e prospettive della bilateralità, sono solo alcuni dei temi dei quali abbiamo parlato con il presidente del Fondo.   Natali, con quali
Dalla newsletter di Fondoprofessioni di marzo 2019

Marco Natali, commercialista veronese, componente della giunta esecutiva di Confprofessioni, è stato nominato nuovo presidente di Fondoprofessioni. Priorità di intervento, nuovi Avvisi, digitalizzazione degli Studi professionali e prospettive della bilateralità, sono solo alcuni dei temi dei quali abbiamo parlato con il presidente del Fondo.

 

Natali, con quali attese e obiettivi prende il via la sua presidenza?

L’obiettivo principale è rafforzare la sinergia tra gli Enti del Sistema bilaterale, per offrire servizi sempre più innovativi e tra loro complementari agli Studi professionali. Solo così possiamo valorizzare al massimo le  potenzialità della formazione continua, intesa come leva di sviluppo delle competenze e della competitività  degli  Studi, ovvero accompagnandola ad altri interventi di welfare.

 

Le questioni sul tavolo sono già molte, su quali iniziative e avvisi ritiene si dovrebbe puntare prioritariamente?

I prossimi Avvisi di Fondoprofessioni dovranno offrire ancora più opportunità di accesso alla formazione finanziata. Differenziazione degli interventi e semplificazione sono due aspetti cruciali da valorizzare. A livello di tematiche formative, intendiamo dedicare una crescente attenzione al finanziamento di interventi  per la digitalizzazione degli Studi professionali, che rappresentano una priorità per il comparto.

 

Come si può accompagnare la digitalizzazione e l’evoluzione organizzativa negli Studi professionali attraverso la bilateralità?

Occorre “fare squadra” a livello di Sistema bilaterale, per accompagnare la digitalizzazione e l’evoluzione organizzativa a 360°. Intendo dire che Ebipro potrebbe favorire lo sviluppo tecnologico dello Studio, tramite strumenti d’intervento dedicati e allo stesso tempo, mediante Fondoprofessioni, è possibile  finanziare azioni formative mirate per i collaboratori. Inoltre,  in un mercato professionale altamente competitivo il vero valore aggiunto è rappresentato dalle capacità relazionali. Proprio per questo, dovremo porre particolare attenzione tanto all’evoluzione tecnologica quanto allo sviluppo di migliori abilità relazionali delle risorse umane, per contribuire in maniera decisiva alla competitività degli Studi professionali.

 

Ocse ha valutato positivamente le sinergie attivate tra Fondoprofessioni ed Ebipro, intravede nuovi  possibili ambiti di intervento congiunto?

Accogliamo con soddisfazione quanto rilevato da OCSE, rispetto alla sinergia attivata a livello di Sistema bilaterale. Si sta già intervenendo in maniera incisiva in  materia di finanziamento della formazione su sicurezza, privacy e antiriciclaggio, che viene rimborsata da Ebipro a coloro i quali applicano il CCNL di settore, laddove lo Studio partecipi a corsi a catalogo accreditati presso Fondoprofessioni. Rispetto a nuovi possibili ambiti di intervento sinergico non ci poniamo limiti. Digitalizzazione, sviluppo organizzativo e delle  capacità relazionali rappresentano alcune delle importanti sfide del nostro Sistema di welfare.