La fibra alimentare nella dieta del bambino

di Gianni Tamassia L’alimentazione del bambino dalla nascita in poi comprende sostanze non direttamente deputate ad un compito nutrizionale, ma che hanno un ruolo di fondamentale importanza per la promozione dello stato di benessere e salute del bambino stesso. Tra queste sostanze vi sono le “fibre”. Tutti gli elementi vegetali che non vengono intaccati dal
di Gianni Tamassia

L’alimentazione del bambino dalla nascita in poi comprende sostanze non direttamente deputate ad un compito nutrizionale, ma che hanno un ruolo di fondamentale importanza per la promozione dello stato di benessere e salute del bambino stesso. Tra queste sostanze vi sono le “fibre”. Tutti gli elementi vegetali che non vengono intaccati dal corredo enzimatico dell’apparato digerente dell’uomo vengono definiti fibra. Cellulosa, emicellulosa, pectine, gomme, inulina, lignina ed emilignina fanno parte di questa categoria di componenti alimentari. Ma si possono intendere fibra anche altri componenti degli alimenti, di natura saccaridica (zuccheri), che l’intestino non degrada a sostanze assorbibili. I galattoligosaccaridi (GOS) non digeribili del latte materno e i galatto o frutto-oligosaccaridi dei latti formulati svolgono infatti il ruolo di fibra, nutrendo la flora batterica intestinale “buona” del lattante.

 

Dopo questo primo incontro con le fibre, al divezzamento vengono poi gradualmente inseriti alimenti vegetali  che assumono anche il ruolo di fibra, oltre ad essere una fonte di vitamine e minerali. La dieta del bambino negli anni seguenti dovrebbe sempre contenere frutta e verdura. L’ideale sarebbero 5 porzioni al giorno di questi alimenti, con la verdura sempre presente ai pasti principali e la frutta sia ai pasti che come fuori pasto.

 

Ma perché è così importante la fibra?

Come abbiamo visto, alcune fibre nutrono la flora batterica intestinale prevenendo l’attecchimento di batteri patogeni. Altre fibre vengono parzialmente degradate da tale flora e permettono un recupero di nutrienti che altrimenti verrebbero escreti con le feci. Le fibre poi, aumentando il volume del contenuto intestinale, stimolano la contrazione dello stesso intestino e quindi favoriscono l’evacuazione. Fungono anche da “spazzini” della parete intestinale, inglobano in alcuni casi macromolecole di grasso e zucchero, riducendo sia la velocità di assorbimento che lo stesso assorbimento di tali nutrienti. A lungo termine riducono il rischio di patologie degenerative quali il cancro del colon.

 

Considerato poi che l’intestino, per la quantità e la qualità delle connessioni nervose con il cervello, si può considerare un secondo, ma altrettanto importante “cervello”, si desume quanto il benessere del tratto gastroenterico e le sostanze alimentari che lo promuovono siano importanti per lo stato di salute dell’organismo in toto.

 

Ma allora quanta fibra va data ai bambini? I nuovi Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ( LARN ) per la popolazione pediatrica dopo l’anno di vita suggeriscono un apporto di 8,4 gr di fibre ogni 1000kcal ( negli adulti 25 gr minimo): le 3-5 porzioni al giorno di verdura e frutta soddisfano generalmente tale quantità e quindi vanno proposte nella dieta normale del bambino sano.

 

(One Health)