Stella: un segnale di speranza per le nuove generazioni

Il commento del presidente di Confprofessioni alla relazione annuale dell’Inps   "Oggi la relazione del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, è stata significativa e particolarmente importante per il nuovo sistema pensionistico,
Il commento del presidente di Confprofessioni alla relazione annuale dell’Inps

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"Oggi la relazione del presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, è stata significativa e particolarmente importante per il nuovo sistema pensionistico, che è stato preso a modello del sistema europeo e che garantisce un futuro migliore soprattutto per i giovani". Così, Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, ha commentato il Rapporto annuale Inps, presentato il 25 maggio a Roma, presso la Camera dei deputati. “Oggi, poter contare sulla stabilità previdenziale, sulla certezza di una pensione nel futuro, rappresenta senza dubbio un segnale positivo per le nuove generazioni”.
Lo stato dell’Istituto, il suo nuovo assetto frutto della profonda riorganizzazione, il percorso intrapreso verso la totale telematizzazione dei servizi e il suo nuovo ruolo nel sistema del Welfare italiano, dopo la recente riforma pensionistica, sono stati i temi al centro dell’intervento di Mastrapasqua, che ha assicurato che il sistema previdenziale è in equilibrio e le pensioni delle nuove generazioni non corrono alcun rischio. “La pensione ci sarà anche per i giovani” ha detto il numero uno dell’Inps, “ma la qualità della loro pensione di domani si costruisce, agganciata sempre più al destino del sistema Paese”.
“Poter contare sulla stabilità previdenziale, sulla certezza di una pensione nel futuro, rappresenta senza dubbio un segnale positivo per le nuove generazioni” ha aggiunto Stella "Il ministro Sacconi è già intervenuto con importanti provvedimenti come quello sulla detassazione e ora sull’apprendistato proprio puntando sui giovani. Si vogliono dare, inoltre, delle risposte come quella del praticante all’interno degli studi professionali, che è un problema che finora non è stato risolto e che non ha trovato una soluzione nella riforma delle professioni. Ed è giusto che sia stato proprio il ministro del Lavoro a sollevare questo problema, visto che dei giovani si parla tutti i giorni".
"Si tratta – sostiene Stella – di un problema importante della società di oggi che non riguarda soltanto l’occupazione dei giovani, ma anche delle famiglie. E’ un problema economico di tutele sociali sulle quali Confprofessioni si è sempre adoperata e quindi il welfare a pieno titolo deve essere esteso a questi soggetti che oggi sono i più deboli".
Nel 2010 sono state erogate pensioni a oltre 16 milioni di persone, a fronte di una spesa previdenziale di oltre 177,35 miliardi di euro, in crescita del 2.1% rispetto al 2009. A questa cifra vanno aggiunti i 13,083 miliardi spesi per gli invalidi civili titolari di assegni e di indennità, che portano la spesa pensionistica complessiva all’11,4% del Pil. In forte aumento le pensioni di anzianità: 174.729 mila trattamenti sono stati liquidati lo scorso anno, contro i 100.880 del 2009. Il rialzo – secondo l’Inps – è da imputare al passaggio dei requisiti da 58 a 59 anno a fronte di 35 di contributi. Al 31 dicembre 2010, i pensionati Inps erano 13,8 milioni, di cu il 54% donne. In pratica un cittadino su tre riceve una pensione Inps, ma oltre la metà di questi non supera i 500 euro al mese. L’Inps eroga l’81,8% dei trattamenti pensionistici del nostro Paese. E ben l’83,4% dei pensionati in Italia beneficia di una pensione a carico dell’Istituto. I servizi e le prestazioni erogate dall’Inps arrivano a circa due terzi della popolazione residente in Italia. I lavoratori assicurati sono 20 milioni e rappresentano l’87,3% del totale dei lavoratori occupati, mentre le aziende iscritte sono 1,4 mln e costituiscono il 31,7% delle imprese complessive.
 

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