Il Consiglio dell’Unione Europea ha compiuto un importante passo avanti nel processo di semplificazione normativa approvando, in data 26 marzo, la posizione sul meccanismo “Stop-the-clock”, come parte del pacchetto “Omnibus I“ proposto dalla Commissione Europea a febbraio 2025. L’obiettivo principale della proposta è garantire maggiore certezza giuridica alle imprese e migliorare la competitività dell’UE, riducendo al contempo la complessità burocratica. È un’iniziativa che si pone in linea con la Dichiarazione di Budapest dell’8 novembre 2024, varata in risposta alle sfide europee attuali e future individuate da Enrico Letta e Mario Draghi all’interno dei loro rispettivi rapporti: “Much more than a market” e “The future of European competitiveness”. La Dichiarazione si presenta come una call to action ad “avviare una rivoluzione della semplificazione”, garantendo un quadro normativo chiaro, semplice e intelligente per le imprese e riducendo drasticamente gli oneri amministrativi, normativi e di rendicontazione, in particolare per le PMI.
L’approvazione del “negotiating mandate”, cioè della posizione del Consiglio, da parte del Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti), rappresenta una tappa cruciale nel percorso di semplificazione promosso dalla Commissione. La presidenza polacca dell’UE ha trattato questa proposta con la massima priorità, allo scopo di fornire alle aziende dell’UE la necessaria certezza giuridica per quanto riguarda i loro obblighi di rendicontazione e di due diligence.
La proposta, sostenuta dagli Stati membri con ampio consenso, posticipa le date di applicazione di alcuni requisiti di rendicontazione sulla sostenibilità aziendale e di due diligence, nonché la scadenza per il recepimento delle disposizioni su quest’ultima, prevedendo il rinvio:
- di due anni dell’entrata in vigore dei requisiti della Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) per le grandi imprese che non hanno ancora iniziato a rendicontare e per le PMI quotate;
- di un anno della scadenza per il recepimento e l’applicazione iniziale della Direttiva sulla due diligence in materia di sostenibilità aziendale (CSDDD), che riguarda le aziende di maggiori dimensioni.
La proposta si fonda su alcuni elementi principali, essi sono:
- Rafforzamento della competitività e sostegno alle imprese: secondo il documento ufficiale del Consiglio, il meccanismo “Stop-the-clock” non si limita a un semplice rinvio burocratico, ma costituisce una misura strategica per garantire che le imprese abbiano il tempo necessario per adattarsi ai nuovi requisiti senza compromettere la loro competitività. L’iniziativa risponde alle preoccupazioni espresse dalle associazioni imprenditoriali europee, che hanno evidenziato il rischio di sovraccarico normativo derivante dall’attuazione simultanea di più direttive. Il documento sottolinea anche che questa misura consentirà agli Stati membri di recepire con maggiore coerenza le normative, evitando disparità tra i diversi ordinamenti nazionali. Inoltre, la Commissione ha indicato che il tempo supplementare fornito dal “Stop-the-clock” verrà utilizzato per valutare eventuali modifiche e miglioramenti alle normative esistenti, in particolare per garantire che i requisiti di rendicontazione siano proporzionati e adeguati alle capacità delle imprese, soprattutto delle PMI.
- Urgenza e priorità della semplificazione: richiamata dall’appello del Consiglio Europeo, che nell’ottobre 2024 ha esortato le istituzioni dell’UE a ridurre gli oneri burocratici per le imprese nella Dichiarazione di Budapest. Sempre in quest’ottica il Consiglio europeo, nel vertice del 20 marzo 2025, ha chiesto un’adozione rapida delle misure previste, ponendo particolare enfasi sull’approvazione del meccanismo “Stop-the-clock” entro giugno 2025.
Adesso, con l’approvazione del mandato negoziale, la presidenza polacca dell’UE è ora autorizzata ad avviare i negoziati interistituzionali con il Parlamento Europeo per raggiungere un accordo provvisorio. Il Parlamento ha già fissato una votazione per il 1° aprile 2025 sulla richiesta di procedura d’urgenza relativa alla proposta. L’adozione del meccanismo consentirà ai legislatori europei di disporre del tempo necessario per concordare eventuali modifiche sostanziali alla CSRD e alla CSDDD, garantendo al contempo alle imprese un quadro normativo stabile e prevedibile. Il Consiglio “Affari economici e finanziari” e “Competitività” ha già discusso il pacchetto Omnibus l’11 e 12 marzo 2025, evidenziando un ampio sostegno alla semplificazione normativa proposta dalla Commissione.
Il documento ufficiale evidenzia anche che la Commissione valuterà l’impatto del meccanismo “Stop-the-clock” nel contesto delle future revisioni legislative, assicurando che le misure adottate favoriscano un equilibrio tra sostenibilità e competitività. L’attenzione ora si sposta sulle trattative con il Parlamento Europeo, con l’obiettivo di finalizzare la misura entro la prima metà del 2025, in linea con le richieste del Consiglio Europeo e delle imprese europee, che chiedono un contesto regolatorio più semplice ed efficace per favorire la crescita e la competitività.
“La semplificazione è una delle priorità della presidenza polacca. L’accordo di oggi è un primo passo nel nostro percorso deciso per ridurre la burocrazia e rendere l’UE più competitiva.” Afferma Adam Szłapka, Ministro per l’Unione Europea della Polonia.