“Union of skills”, Commissione: investire nelle persone per aumentare la competitività

L'iniziativa "Unione delle Competenze" mira a rafforzare il capitale umano dell'Unione Europea e ad accrescere la mobilità delle competenze

Il 5 marzo 2025, la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa “Unione delle Competenze” (Union of Skills), con l’obiettivo di rafforzare il capitale umano dell’Unione Europea e aumentare la competitività di 27. Questo progetto mira a fornire ai cittadini europei le competenze necessarie per prosperare in un mercato del lavoro in continua evoluzione, promuovendo al contempo la mobilità delle competenze attraverso la libera circolazione della conoscenza e dell’innovazione.

I pilastri principali dell’iniziativa sono:

  • Miglioramento delle competenze di base: attraverso il progetto pilota del Basic Skills Support Scheme, l’iniziativa mira a elevare i livelli delle competenze fondamentali, come l’alfabetizzazione digitale. Per implementare efficacemente tale strategia e ottenere risultati positivi, la Commissione, insieme agli Stati membri, svilupperà e sosterrà finanziariamente un quadro di misure di intervento efficaci (di allerta precoce, monitoraggio, supporto personalizzato e reti). Questo schema aiuterà anche bambini e giovani che hanno difficoltà ad acquisire competenze di base e migliorerà i loro livelli di rendimento.
  • Sviluppo delle competenze STEM: attraverso l’istituzione di un piano strategico per l’istruzione STEM per migliorare le competenze in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, promuovendo le carriere scientifiche e garantendo a sempre più ragazze e donne di migliorare la preparazione di fronte alle transizioni digitali e alle tecnologie pulite.
  • Creazione di posti di lavoro di qualità: attraverso l’introduzione di una nuova strategia dell’UE per l’istruzione e la formazione professionale (IFP), per rendere queste ultime più attraenti, innovative e inclusive.
  • Opportunità di apprendimento professionale permanenti e regolari: con il rafforzamento del Patto per le competenze e l’implementazione del progetto pilota del Skills Guarantee, la Commissione aspira a offrire agli adulti la possibilità di acquisire costantemente nuove competenze in settori strategici, aggiornare e riqualificare le proprie competenze lungo tutto l’arco della vita, facilitando la transizione verso nuovi settori lavorativi. Questo schema aiuterà i lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione o a rischio di disoccupazione, attraverso l’istituzione di EU Skills Academies che forniranno le competenze necessarie alle imprese per la transizione verde e il Clean Industrial Deal.
  • Facilitazione del reclutamento transfrontaliero: con la previsione della Skills Portability Initiative, l’UE intende semplificare il riconoscimento automatico delle competenze e delle qualifiche in tutto il territorio, indipendentemente da dove siano state acquisite, promuovendo l’uso delle credenziali digitali. In quest’ottica, la Commissione vuole lavorare per rendere concreta la possibilità di conseguimento di una laurea europea, per facilitare lo sviluppo di programmi di studio congiunti innovativi in ​​tutta l’UE, di un nuovo diploma europeo di istruzione e formazione professionale e di alleanze scolastiche europee per migliorare la mobilità degli insegnanti e degli studenti, possibilmente collaboranti con centri di eccellenza professionale.
  • Attrazione e mantenimento dei talenti: la Commissione prevede di lanciare una call for proposals pilota nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions, denominata azione “Choose Europe”, con una dotazione di bilancio di 22,5 milioni di euro e l’obiettivo di attrarre i migliori talenti a livello mondiale, offrendo condizioni di lavoro scientifiche eccellenti e prospettive di carriera. Una volta adottata la misura dal Parlamento e dal Consiglio, la Commissione istituirà un bacino di talenti per il reclutamento da paesi extra-UE a tutti i livelli di competenze, in particolare nelle occupazioni che affrontano gravi carenze. Quest’anno verrà presentata una strategia per i visti per incentivare e supportare ulteriormente l’arrivo di studenti di alto livello, lavoratori qualificati e ricercatori.
  • Governance solida: per rispondere all’esigenza di maggiore responsabilità collettiva, investimenti e riforme, la Union of Skills si baserà su una governance forte, informata da un Osservatorio europeo di intelligence sulle competenze. Questo, fornirà dati e previsioni sulle competenze e consentirà di inviare avvisi di allerta precoce sulle carenze di competenze in settori critici o strategici. È prevista inoltre l’istituzione di un nuovo European Skills High-Level Board che riunirà i fornitori di istruzione e formazione, i leader aziendali e i partner sociali; i quali, a partire dalle indicazioni dell’Osservatorio, forniranno approfondimenti completi sulle competenze ai decisori politici dell’UE. Poiché il capitale umano, l’istruzione e le competenze sono aspetti fondamentali per garantire la competitività europea, la Commissione intende introdurre una nuova raccomandazione UE-27 al riguardo, nel ciclo del semestre europeo, per orientare gli Stati membri e gli attori interessati.

In quest’ottica, gli obiettivi proposti dalla Commissione per il 2030 sono:

  • Ridurre la percentuale di insufficienza in alfabetizzazione, matematica, scienze e competenze digitali a meno del 15%, aumentando al contempo la percentuale di eccellenza in questi ambiti di almeno il 15%.
  • Aumentare la percentuale di studenti iscritti a campi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) almeno del 45% nell’istruzione e formazione professionale di medio livello, assicurando che almeno uno su quattro sia di sesso femminile.
  • Portare al 32% la percentuale di studenti iscritti a campi STEM nell’istruzione terziaria, con almeno due su cinque di sesso femminile.
  • Assicurare che almeno il 5% degli studenti sia iscritto a programmi di dottorato in ICT, con almeno uno su tre di sesso femminile.

L’importanza dell’Unione delle Competenze è stata sottolineata dalla deputata Roxana Minzatu, Vicepresidente esecutivo per i diritti sociali e le competenze, posti di lavoro di qualità e preparazione, la quale ha dichiarato che “l’Unione delle competenze è la strategia UE per aiutare le persone a rimanere all’avanguardia in un mondo in rapido cambiamento e a mantenere l’Europa competitiva ed equa. Noi mettiamo le persone al primo posto perché il successo di ogni persona nell’apprendimento, nel lavoro e nella vita è essenziale per la competitività e per un’Unione stabile e resiliente”.

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