Via libera definitivo al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Consiglio dei ministri, che si è riunito il 10 agosto a Palazzo Chigi, ha licenziato il testo finale del decreto, dando attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 del precedente Esecutivo.
Nel testo si parla di drastiche riduzioni e accorpamenti per 31 tribunali e altrettante procure. Rispetto allo schema di decreto, il Governo ha infatti deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree in cui la criminalità organizzata è più attiva: Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio, e di dotare di un Ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord. “È stata invece confermata – ha detto il Ministro della giustizia Severino – la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l’esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione, con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze”.
A quella dei tribunali, si accompagna anche la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, garantendo comunque la presenza di un giudice in prossimità delle sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l’eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità della terraferma. Il decreto legge prevede infine la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti né esuberi né messa in mobilità.
Ultima ora – Riduzione e accorpamento di tribunali e procure, soppressione di 220 sedi distaccate. Addio anche a 667 uffici di giudici di pace
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