I tagli alla spesa sanitaria rilanciano il ruolo di Cadiprof

Sanità integrativa a tutto campo per i dipendenti degli studi professionali L’articolo 38 della Costituzione sancisce: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio,
Sanità integrativa a tutto campo per i dipendenti degli studi professionali

L’articolo 38 della Costituzione sancisce: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera.”

Ma che cosa significa oggi Stato sociale? Qual è la funzione del welfare contrattuale? La tutela del lavoro è ancora un interesse generale? Ha ancora un senso parlare di partecipazione e responsabilità? Il secondo congresso Uiltucs Emilia Romagna, che si è svolto a Bologna l’8 e il 9 maggio, si è richiamato all’origine storica e alla assunzione a rango costituzionale del principio di “Stato sociale” per chiarire che la tutela dei cittadini e dei lavoratori rispetto ad alcuni rischi è considerata elemento cardine di un sistema sociale armonico e democratico. Tema ricorrente alla luce delle scelte di politica economica assunte dall’Unione Europea negli ultimi 10-15 anni, improntate ad obiettivi di bilancio e “prive di un riferimento valoriale di tipo sociale”, secondo il modello tipico del Fondo Monetario Internazionale. Ma anche di strettissima attualità in Italia, dove il sistema della concertazione traballa e le parti sociali sono chiamate ad assumere un nuovo ruolo da protagoniste nell’ambito del welfare contrattuale e degli strumenti della bilateralità. Argomento che tocca da vicino l’assistenza sanitaria integrativa  a favore degli addetti degli studi professionali.

Dal congresso della Uiltucs è emerso come negli ultimi anni l’incremento della domanda sanitaria, collegata all’allungamento della vita media e ai risultati della ricerca scientifica, si sia scontrato con l’esigenza di contenere la spesa pubblica. Di conseguenza, i tagli della spesa sanitaria hanno aumentato “tra i cittadini  la percezione di un continuo peggioramento del Servizio Sanitario Nazionale, sia in termini di qualità che di costo dei servizi offerti”. In questo ambito l’assistenza sanitaria integrativa rappresenta un pilastro del welfare contrattuale e può svolgere un ruolo essenziale per integrare le prestazioni erogate dal Ssn. Occorre, però, garantire un ventaglio di prestazioni sempre più aderenti alle caratteristiche demografiche dei lavoratori. E da questo punto di vista, tra i fondi sanitari integrativi italiani Cadiprof è all’avanguardia. Negli studi professionali, infatti, il ruolo del welfare contrattuale ha assunto una grande rilevanza attraverso una serie di misure che rispondono alle mutate esigenze socio-assistenziali degli iscritti: basti pensare al tema della non autosufficienza, al rimborso delle spese pediatriche o degli asili nido.