La fecondazione assistita prende piede negli studi

In Italia sale il numero dei centri privati per la procreazione medicalmente assistita (Pma) In Italia sale il numero dei centri privati per la procreazione medicalmente assistita (Pma), scendono quelli pubblici e convenzionati e aumentano i cicli di trattamento di fecondazione assistita. Sono i primi dati che emergono dalla Relazione sull’applicazione della Legge 40, che
In Italia sale il numero dei centri privati per la procreazione medicalmente assistita (Pma)

In Italia sale il numero dei centri privati per la procreazione medicalmente assistita (Pma), scendono quelli pubblici e convenzionati e aumentano i cicli di trattamento di fecondazione assistita. Sono i primi dati che emergono dalla Relazione sull’applicazione della Legge 40, che regola la procreazione medicalmente assistita, relativa all’anno 2012, presentata dal ministro della Salute al Parlamento il 4 luglio scorso. Secondo il rapporto ministeriale, considerando tutte le tecniche di fecondazione assistita, si registra una lieve flessione del numero delle coppie che vi accedono dell’1,4% (da 73.570 a 72.543), una diminuzione del 2,9 % dei cicli eseguiti (da 96.427 a 93.634), un lieve aumento di gravidanze ottenute (da 15.467 a 15.670) e dei nati (da 11.933 a 11.974). Nell’insieme, sottolinea il rapporto, si tratta di piccole variazioni delle percentuali che configurano una sostanziale invarianza negli anni delle percentuali di successo delle tecniche: il 10,3% di gravidanze rispetto ai cicli iniziati per le tecniche di I livello. Per quelle di secondo e terzo livello, per le procedure da tecniche a fresco, si va dal 19,5% del 2011 al 20% nel 2012 rispetto ai cicli iniziati, e diminuiscono lievemente i nati vivi (8.680 nel 2012 rispetto a 8.734 nel 2011). Aumentano lievemente i parti gemellari, mentre quelli trigemini sono stabili all’1,4%, significativamente superiore all’1,0% della media europea relativa al 2010. La procreazione medicalmente assistita è un fenomeno che sta prendendo velocemente piede all’interno degli studi professionali, grazie anche al contributo erogato da Cadiprof per il rimborso delle spese sostenute in caso di fecondazione assistita autologa effettuata nel rispetto della legge 40/2004. La garanzia, introdotta nel marzo 2011 dalla Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali, ha finora coinvolto 810 donne a fronte di una richiesta di oltre 1.300 cicli di trattamento effettuati. Nel 27% dei casi, il trattamento ha dato esito positivo come si evince dalle richieste di rimborso per le prestazioni di gravidanza arrivate a Cadiprof. Entrando nel dettaglio, l’età media della popolazione femminile degli studi professionali che ricorre alle tecniche di fecondazione assistita è pari a 38,5 anni, un dato che supera la media nazionale. La relazione del ministero della Salute mostra infatti un lieve aumento dell’età delle donne che accedono alle tecniche di Pma: nel 2012 è pari al 36,5, al di sopra del corrispettivo dato europeo che, per il 2010, si attestava ad un valore di età media di 34,7 anni. Il sempre maggiore ricorso alle tecniche di fecondazione assistita è un elemento da approfondire in ambito socio-sanitario, sostiene il ministero della Salute, sottolineando che il dato italiano, inferiore rispetto alla media europea, potrebbe essere legato al fatto che nel nostro paese, in generale, si cerca di avere figli in un’età più elevata, nella quale la fertilità è notevolmente ridotta. Sul fronte delle spese, il contributo massimo erogabile dalla Cassa è pari a 1.200 euro per ciascun ricorso al trattamento e per un massimo di tre volte nel corso dell’intero ciclo di vita fertile della donna. La Cassa rimborsa esclusivamente le spese per le prestazioni medico-chirurgiche riferite alla tecnica della Pma e ai trattamenti farmacologici praticati per l’induzione della crescita follicolare multipla. Secondo gli ultimi dati elaborati da Cadiprof sulla Pma, emerge che a fronte di richieste per un valore medio di circa 1.500 euro, il rimborso medio si attesa intorno agli 800 euro. L’analisi prende in esame anche la distribuzione regionale dei cicli effettuati dalle dipendenti di studio e la mappa che emerge vede primeggiare Lombardia, Veneto e Lazio che insieme raggiungono quasi la metà dei trattamenti eseguiti.

 

La fecondazione assistita negli studi    
     
N° CICLI Totale %
1 440 54,32%
2 240 29,63%
3 130 16,05%
Totale complessivo 810 100%
N° medio di cicli 1,6
     
     
Classi di età dei ricorrenti    
     
ETA’ Totale %
26-30 23 2,84%
31-35 184 22,72%
36-40 324 40,00%
41-45 249 30,74%
46-51 30 3,70%
Totale complessivo 810 100%
Età media 38,5
     
Fonte: elaborazione Centro studi Cadiprof