Innovazione, la Lombardia volta pagina

Si sono svolti al Kilometro Rosso di Bergamo, lo scorso 19 giugno, gli Stati generali promossi dall’assessore regionale Valentina Aprea. Significativa la partecipazione di Confprofessioni Lombardia Gli Stati generali dell’Innovazione, dell’Istruzione e della Formazione professionale lombardi, organizzati dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, al  ‘Kilometro Rosso’, il parco scientifico tecnologico in
Si sono svolti al Kilometro Rosso di Bergamo, lo scorso 19 giugno, gli Stati generali promossi dall’assessore regionale Valentina Aprea. Significativa la partecipazione di Confprofessioni Lombardia

Gli Stati generali dell’Innovazione, dell’Istruzione e della Formazione professionale lombardi, organizzati dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, al  ‘Kilometro Rosso’, il parco scientifico tecnologico in provincia di Bergamo, segnano un punto di svolta. «Voltiamo pagina, con gli Stati generali dell’Innovazione, dell’Istruzione e della Formazione professionale in Lombardia, dichiariamo chiuso il ‘900. Il 2018 è l’anno dell’innovazione». Lo ha detto l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, lo scorso 19 giugno, aprendo l’evento organizzato al ‘Kilometro Rosso’, il parco scientifico tecnologico in provincia di Bergamo, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Confprofessioni Lombardia con il vicepresidente nazionale, Roberto Callioni, il presidente della delegazione lombarda, Giuseppe Calafiori, il vicepresidente della Lombardia, Alberto Codazzi e il consulente, Andrea Granelli, intervenuto alla tavola rotonda “I protagonisti dell’innovazione nella produzione, nei servizi, nelle professioni”.

 

Davanti a oltre 500 partecipanti tra cui i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, la consigliera regionale Lara Magoni, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia Delia Campanelli, sono state presentate le best practice e i progetti elaborati dalle classi di studenti della scuola superiore e degli istituti tecnici superiori di tutta la regione. 

 

«Le due rivoluzioni, quella dell’utilizzo del digitale e l’evoluzione di internet, – ha sottolineato l’assessore Aprea – stanno cambiando il modo di educare. Noi ci siamo. Abbiamo abbandonato da tempo l’istruzione nozionistica, andiamo verso un nuovo modo di educare, questo ci è stato chiaro fin dal 2013». Una rivoluzione che in Regione Lombardia si è concretizzata nella legge regionale 30 e ha sostenuto diverse iniziative, come ‘Generazione web’, con 40 milioni per l’acquisto di dotazioni tecnologiche, un milione per la premialità, riservata alle scuole che hanno introdotto il maggior numero di innovazione nel minor tempo possibile, 3 milioni per la per formazione dei docenti, coinvolgendo 1.000 istituzioni, favorito la nascita di 100 reti sussidiarie.

 

«La giunta regionale – ha aggiunto Aprea – ha approvato una nuova misura per la formazione dei docenti: 1,4 milioni di euro per la didattica digitale, con nuovi coding (i codici informatici usati per l’insegnamento), la possibilità di utilizzare la realtà virtuale e aumentata a scuola, il tinkering, con l’inserimento dei principi del pensiero computazionale nelle attività dell’offerta formativa, una migliore accessibilità per chi ha disabilità, progetti per tutti gli ordini di scuola a partire dalla scuola dell’infanzia».

 

 «Ricerca e innovazione sono vocazione della Lombardia – ha sottolineato il presidente della Regione, Roberto Maroni – Una vocazione che riusciamo a realizzare bene grazie all’integrazione tra Istituzioni, mondo delle imprese, scuola e università, ma anche con il Governo, e con i ministri Poletti e Fedeli certamente, in una leale competizione sulle buone idee». Regione Lombradia in prima linea sul fronte della ricerca e innovazione e, secondo quanto anticipato da Maroni, a breve sarà raggiunto l’obiettivo di investire in ricerca il 3% del Pil regionale.