Pubblicati, lo scorso 27 maggio, i dati ISA 2023 che confermano i professionisti alla guida della classifica di affidabilità
News Primo piano
La diretta domani, 28 maggio, dalle ore 10:15, su LA7.
Lo scorso 23 maggio, nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento, Confprofessioni ha promosso un incontro dedicato alle sfide e alle opportunità per i liberi professionisti e le Pmi nel mercato europeo e mondiale
Sottoscritto oggi, a Napoli, il documento che promuove l’etica e la buona amministrazione negli Enti locali e nelle libere professioni. L’intesa mira a prevenire e contrastare infiltrazioni mafiose e fenomeni di corruzione
Si è svolta oggi, a Roma, la terza edizione dell’AIM dal titolo “Globalizzazione, innovazione e apertura ai nuovi mercati: teorie e processi per l’internazionalizzazione”. L’evento annuale è promosso da Confprofessioni in collaborazione con Aprinternational
La Confederazione propone una revisione del Testo Unico, la valorizzazione dei fondi interprofessionali e investimenti in prevenzione e cultura della sicurezza sin dalla scuola
Il nuovo report dell’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni analizza l’andamento dei redditi di autonomi e dipendenti negli ultimi quindici anni
Oggi l’audizione presso la Commissione Lavoro del Senato. La delegata al lavoro di Confprofessioni, Paola Cogotti: «I contratti di secondo livello rappresentano lo strumento più adatto per adeguare le retribuzioni al costo della vita esistente nelle diverse realtà territoriali. Welfare e bilateralità un diritto per tutti i lavoratori»
Al centro dell’accordo la promozione delle libere professioni italiane nella più importante vetrina mondiale su innovazione, sostenibilità e sviluppo condiviso
La ricerca dell’Osservatorio delle libere professioni rivela che il 57% dei professionisti raggiunge un punteggio ISA superiore a 8, un valore ben oltre la media del 44% relativa a tutti i contribuenti. Le più affidabili sono le attività sanitarie e di consulenza.
Secondo la Confederazione, le nuove cause di esclusione e cessazione del CPB, contemplate dall’art. 8 del decreto, sono eccessivamente penalizzanti per i liberi professionisti che operano in forma aggregata
Welfare aziendale, senso di appartenenza, coerenza con i principi personali, percorsi di formazione e di responsabilità sociale sono fattori cruciali per attrarre e fidelizzare i giovani professionisti. Soprattutto oggi, in un mercato del lavoro dove i neolaureati snobbano la libera professione il cambiamento è possibile. Ma richiede impegno, risorse e visione
Davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, Confprofessioni ha presentato le proprie proposte per lo sviluppo economico del Paese e il rilancio delle libere professioni. Il presidente Natali: «Risanamento del debito pubblico e contenimento del deficit sono una priorità per il Paese. Professionisti essenziali per l’attuazione del PNRR»
Il 21 maggio a Roma, professionisti e istituzioni a confronto per rilanciare il Made in Italy nel mondo In un’epoca segnata da trasformazioni geopolitiche, digitali e produttive, l’Italia si prepara
Nel 2024 ha mobilitato investimenti per 7 miliardi di euro, grazie anche al boom di crediti d’imposta e all’autorizzazione unica che ha semplificato l’insediamento di 413 imprese nel Meridione. Ma resta il nodo dei porti e delle zone doganali. Perché senza una chiara visione strategica della funzione logistica da sviluppare, le misure di decontribuzione fiscale rimangono meri strumenti di compensazione per le carenze infrastrutturali e logistiche del Sud
Siglata la convenzione nazionale tra Confprofessioni e lentepubblica.it per favorire formazione, innovazione e crescita sostenibile
Le donne percepiscono la maternità come un ostacolo significativo alla carriera. Ritardano la nascita del primo figlio e spesso non usufruiscono delle misure di sostegno disponibili. Un’indagine dell’Osservatorio delle libere professioni punta il dito sulla necessità di interventi mirati a migliorare il supporto alla genitorialità tra i liberi professionisti
Il nostro Paese sconta ancora ritardi nell’accesso alla formazione continua rispetto alla media UE. Il presidente Natali: “I Fondi interprofessionali giocano un ruolo fondamentale ma occorre ripensare l’attuale normativa rimuovendo gli ostacoli”. E sulla formazione nell’area strategica dell’ICT, Fondoprofessioni preme l’acceleratore
Siglato oggi il protocollo d’intesa che mira a promuovere l’adozione e l’integrazione di tecnologie avanzate nei diversi ambiti professionali
Aumenta la presenza femminile nella libera professione, ma il settore continua a essere caratterizzato da profonde disparità di genere in termini di reddito, distribuzione territoriale e settoriale. Ma è il divario retributivo a causare una criticità strutturale, evidenziando la necessità di politiche mirate per favorire l’equilibrio di genere e garantire pari opportunità di crescita professionale
Il prezzo di Bitcoin continua la sua corsa. Ma la sua volatilità non spaventa. Ad allarmare, semmai, è la presenza significativa di un circo di truffatori e ciarlatani che confondono la scena e rafforzano i pregiudizi. Alla fine, però, mercato e Rule of Law beneficeranno degli anticorpi di libertà che Bitcoin sta facendo inesorabilmente crescere.
Di Ferdinando Ametrano.
Oggi, a Roma, si è svolta una giornata di studi promossa da Confprofessioni, FIDAF e CONAF, con la partecipazione del CREA. Tra gli ospiti, il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo
In 15 anni +49% di donne nelle libere professioni, ma con redditi del 46% inferiori ai colleghi. Nonostante la crescita delle professioniste, il divario di reddito, settoriale e territoriale resta marcato. Presentato a Roma il Rapporto “Le priorità strategiche per la parità di genere nelle libere professioni” dell’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni
Al di là dei dazi e delle eventuali conseguenze sull’export europeo una cosa è certa: l’elezione di Trump ha sancito definitivamente la fine della globalizzazione come l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni. Un ritorno al protezionismo economico che contagerà anche altre aree geografiche mettendo in difficoltà soprattutto le grandi industrie ma non le Pmi e i liberi professionisti. L’Italia dunque corre meno rischi rispetto ad altre nazioni Ue. Anche grazie al suo crescente livello di credibilità a livello internazionale