Fondoprofessioni: più risorse in ambito tecnologico e digitale

Dalla newsletter di Fondoprofessioni di dicembre 2018 Fondoprofessioni ha analizzato i piani formativi approvati nel 2018 (fino a novembre), per esaminare le preferenze espresse dai richiedenti e i risultati raggiunti. Complessivamente, è stato, quindi, esaminato un campione di oltre 2.300 piani formativi, per un totale di circa 3.700 corsi. Entrando nel dettaglio, risulta che ben
Dalla newsletter di Fondoprofessioni di dicembre 2018

Fondoprofessioni ha analizzato i piani formativi approvati nel 2018 (fino a novembre), per esaminare le preferenze espresse dai richiedenti e i risultati raggiunti. Complessivamente, è stato, quindi, esaminato un campione di oltre 2.300 piani formativi, per un totale di circa 3.700 corsi.

Entrando nel dettaglio, risulta che ben nel 64% dei casi la finalità dei corsi è il mantenimento/aggiornamento delle competenze, a seguire la competitività/innovazione presenta una percentuale pari al 14%.

 

Solo nel 9% dei casi, invece, la finalità dei corsi è la formazione ex lege. In particolare, tale finalità risulta percentualmente più gettonata tra gli interventi finanziati mediante conto formativo individuale (A.F.A.), molto meno presente in quelli realizzati tramite gli Avvisi.

 

Rispetto alle tematiche dei corsi, si registra una prevalenza di attività in ambito gestionale e amministrativo, pari al 24% del totale. Al secondo posto si posiziona, invece, la formazione in materia contabile/fiscale, con il 23%, a seguire i corsi per lo sviluppo delle abilità personali (17%). Le prime due aree tematiche, quindi, fanno riferimento in maniera prevalente a esigenze degli Studi professionali.

«Intendiamo destinare risorse alla formazione in ambito tecnologico e digitale negli Studi professionali, che secondo questa analisi sembra stenti ancora a decollare, per rendere ancora più incisiva la nostra azione e al passo con le evoluzioni organizzative in atto nelle differenti categorie», così ha osservato Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni.

 

Il tema della salute e sicurezza riguarda, invece, solo l’8% dei corsi. Commentando questo dato ha dichiarato Valente: «La sinergia che abbiamo attivato con Ebipro consente a chi applica il CCNL degli Studi professionali di finanziare agevolmente la formazione obbligatoria, per esempio in materia di sicurezza, rivolgendosi all’Ente bilaterale di settore – così ha osservato Valente, il quale ha aggiunto – Allo stesso tempo, il Fondo può, così, allocare più risorse per il finanziamento di interventi maggiormente qualificanti, per lo sviluppo di competenze trasversali e settoriali strategiche».

Inoltre, secondo quando rilevato dall’analisi dei dati, circa il 95% dei percorsi formativi esaminati conduce ad una attestazione/certificazione per gli allievi coinvolti, nella maggior parte dei casi rilasciata dall’Ente realizzatore. Un elemento importante questo, per la “spendibilità” delle competenze acquisite.

 

Avvisi e prossime iniziative. Continua, intanto, l’assegnazione delle risorse per la formazione e la programmazione delle prossime iniziative. «A breve è prevista la pubblicazione delle graduatorie degli Avvisi 01/18 2’ scadenza e 03/18 2’ scadenza, con conseguente avvio di ulteriori piani formativi pluriaziendali – ha ricordato Valente, il quale ha proseguito – Le due scadenze in questione prevedono una disponibilità complessiva di 1,9 milioni di euro». Allo stesso tempo, inoltre, saranno approvati anche altri piani formativi a valere sull’Avviso a catalogo 02/18.

 

E non finisce qui. Infatti, nei prossimi mesi è prevista l’apertura di nuovi Avvisi. A tal proposito, ha concluso Valente: «Il Fondo è sempre più attento a favorire la crescita dei propri aderenti, sia dal punto di vista individuale, che categoriale e di “Rete”, in questa ottica stiamo lavorando ai nuovi Avvisi e sul potenziamento di determinate aree tematiche strategiche».