Legge di Bilancio, le misure per l’occupazione femminile

Sgravi contributivi per chi assume donne, sostegno all’impresa femminile, assegno unico universale, potenziamento asili nido. Queste alcuni degli interventi previsti dal DDL Bilancio Lo scorso 25 novembre è ricorsa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nell’impegno contro questa piaga sociale, resa se possibile ancora più grave dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da
Sgravi contributivi per chi assume donne, sostegno all’impresa femminile, assegno unico universale, potenziamento asili nido. Queste alcuni degli interventi previsti dal DDL Bilancio

Lo scorso 25 novembre è ricorsa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nell’impegno contro questa piaga sociale, resa se possibile ancora più grave dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, riveste un ruolo di primo piano l’investimento sul lavoro e sulla valorizzazione dell’esperienza femminile. Infatti il sostegno all’indipendenza economica è una leva fondamentale per contrastare la violenza di genere e tutelare le vittime.

 

Per innescare un’occasione di maggiore produttività e competitività per il sistema economico del Paese, il disegno di legge di bilancio per il 2021 prevede un pacchetto di misure a favore dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile e dei servizi alla famiglia.

 

Queste le principali misure previste nel ddl:

  • Sgravi contributivi per chi assume donne

    Novità importanti arrivano per l’occupazione femminile: previsti nella manovra sgravi per chi assume lavoratrici e più fondi per sostenere l’imprenditoria “rosa”.

    In particolare, chi nel biennio 2021-22 deciderà di assumere a tempo indeterminato una donna disoccupata potrà godere della decontribuzione al 100%, per un massimo di 6000 euro l’anno (la norma riguarda le assunzioni di donne disoccupate da almeno 6 mesi nelle regioni del Mezzogiorno e da almeno 24 mesi in tutta Italia). L’esonero contributivo integrale per chi assume donne non prevede limiti di età, vale per tutte le lavoratrici, anche al di sopra dei 35 anni. La misura, sperimentale per due anni, va ad aggiungersi alla decontribuzione al 100% per le assunzioni degli under 35, destinata sia agli uomini che alle donne.

     

  • Sostegno all’impresa femminile

    I dati – a livello nazionale ed internazionale – mostrano che sono ancora troppo poche le donne che scelgono di creare un’impresa o di avviare una start up. Per affrontare questo tema, la manovra istituisce il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile“, con una dotazione di 40 milioni di euro (20 per il 2021 e altrettanti per il 2022). Il fondo, che ha specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia, intende promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo, quantitativo e qualitativo, delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. La misura può prevedere contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati o a tasso zero, assistenza all’attività imprenditoriale, investimenti nel capitale, azioni di comunicazione e promozione. Viene inoltre incrementato di 15 milioni il fondo rotativo per il sostegno all’imprenditoria femminile in agricoltura, previsto nella Legge di bilancio per il 2020 e che prevede la concessione di mutui a tasso zero in favore di aziende agricole condotte da imprenditrici donne.

     

  • Assegno unico universale

    Con l’obiettivo di riordinare e potenziare le misure di sostegno economico per i figli a carico e favorire la fruizione di servizi a sostegno della genitorialità promuovendo in particolare l’occupazione femminile, il Fondo per l’assegno unico viene incrementato di 3 miliardi per il 2021 e fra i 5 e i 6 miliardi dal 2022. Le famiglie riceveranno così un assegno per ogni figlio da 7 mesi a 21 anni di età. Rimane confermato per tutti i bambini nati o adottati da 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 l’assegno di natalità (il cosiddetto bonus Bebè).

     

  • Potenziamento asili nido

    Più posti negli asili nido per consentire a più donne di partecipare al mondo del lavoro. È l’intento della norma del disegno di legge di bilancio che incrementa, partendo da 100 milioni per il 2022 fino a 300 milioni annui a regime dal 2026, le risorse del Fondo di solidarietà comunale per il potenziamento dei posti disponibili negli asili nido. Con lo stesso obiettivo, vengono prorogati per il 2021 il “bonus asili nido” e il congedo di paternità di 7 giorni. Viene inoltre previsto un fondo di 20 milioni destinato ai “caregiver” familiari”.

 

 

Scopri di più: https://www.mef.gov.it/focus/La-parita-di-genere-per-contrastare-la-violenza-sulle-donne-e-far-ripartire-leconomia/