Il 2° Rapporto sulle libere professioni nelle Marche

Il prossimo 29 aprile, alle ore 15:00, il webinar. Intervengono il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale, Guido Castelli, e il presidente del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro (Crel), Gianfranco Alleruzzo

Un importante momento di confronto con le istituzioni, per riflettere sulle istanze delle libere professioni nel territorio regionale, ad oltre un anno dall’inizio dell’emergenza pandemica del Covid-19. Domani, dalle ore 15, Confprofessioni Marche organizza il webinar di presentazione del  Rapporto sulle libere professioni nelle Marche, documento che raccoglie il maggior numero di dati, caratteristiche e tendenze sull’attività libero-professionale e sul lavoro indipendente, fornendo un esame approfondito della situazione economica. Previsti gli interventi del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’Assessore regionale Guido Castelli (Enti locali, Servizi pubblici locali, Bilancio, Credito, Demanio e valorizzazione del patrimonio, Finanze, Provveditorato ed economato, Rapporti con le agenzie, gli enti dipendenti e le società partecipate, Trasporti e reti regionali di trasporto, Organizzazione e personale, Aree di crisi industriali, Ricostruzione) e del presidente del Consiglio regionale dell’economia e del lavoro (Crel) e di Legacoop Marche Gianfranco Alleruzzo, assieme al presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli (è possibile partecipare, iscrivendosi a questo link: https://register.gotowebinar.com/register/869578871644309264 ).

2° RAPPORTO SULLE LIBERE PROFESSIONI NELLA REGIONE MARCHE

I dati principali:

Pil in calo. Il Pil e l’occupazione mostrano un periodo di tendenziale diminuzione fino al 2013, successivamente il Pil registra una crescita contenuta non sufficiente a raggiungere i valori di inizio periodo mentre il numero di occupati dopo una breve e contenuta crescita torna a calare nel 2017 e a risalire successivamente non raggiungendo però i valori iniziali.

Diminuisce l’occupazione. Nelle Marche si nota come nel secondo e nel terzo trimestre del 2020 ci sia un calo continuo di occupati, specie nel lavoro indipendente.

Alta densità di liberi professionisti, ma reddito inferiore alla media.  Le Marche presentano valori superiori alla media italiana per il numero di liberi professionisti per mille abitanti, ma inferiori per il Pil pro capite.

Le conseguenze occupazionali del Covid-19. Nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso trimestre del 2019, le Marche presentano una riduzione di quasi quattrocento liberi professionisti con una variazione del -0,9%.

Crescono i liberi professionisti, ma non nel settore sanità. Fino al 2019, le Marche presentano un incremento dei lavoratori coinvolti in tutti i settori delle libere professioni ad eccezione del settore “Sanità e assistenza sociale” (-9%).

Sempre più professionisti creano posti di lavoro. Si registra un aumento dei liberi professionisti datori di lavoro: il numero dei liberi professionisti con dipendenti nelle Marche presenta un aumento del +18,8% nel periodo 2009-2019.

Disparità di genere: donne più qualificate degli uomini, ma numericamente inferiori.  La quota di professioniste laureate nelle Marche è pari al 73 contro il 56% dei colleghi maschi. Le donne, però, sono in minoranza: specie nella fascia d’età più giovane (15-34 anni) il divario è più marcato a favore degli uomini e il gap è ancora più ampio nella fascia over 65 anni, con solo il 19% di libere professioniste nelle Marche.

Fattore “invecchiamento”: aumentano gli over 55, specie nella Sanità. Tra il 2011 e il 2019, il totale dei professionisti over 55 risulta in aumento dal 19% al 23%. In particolare, la quota di lavoratori con più di 55 anni presenta un forte aumento nel settore “Sanità e assistenza sociale”, dal 27 al 45%.