News Professioni e lavoro

Il futuro del lavoro è stem

La veloce evoluzione della tecnologia e gli obiettivi delle aziende imposte dalla nuove sfide di mercato richiedono professionalità con competenze scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, che al momento scarseggiano. Tanto che il 23% delle imprese made in Italy, non riesce a trovare professionisti adeguati per guidare la crescita futura. Sanare il mismatch richiede tempo. Ma l’imminente arrivo dei fondi europei per la transizione ecologica e tecnologica impone ad aziende, associazioni di categoria, ed enti formativi di adottare con urgenza soluzioni transitorie. Obiettivo non perdere il treno del Pnrr

Rifinanziato il Fondo Nuove Competenze per i lavoratori

Rifinanziato con un miliardo di euro il Fondo Nuove Competenze, orientato al sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche. L’obiettivo del Fondo si conferma quello di offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo le imprese nel processo

Giovani, la vera emergenza

Il numero dei neolaureati che sceglie la libera professione
è costantemente in calo a favore del lavoro dipendente.
Per evitare di disperdere il patrimonio di competenze che
da sempre ha sostenuto il sistema produttivo e sociale
italiano, serve un piano straordinario di ampio respiro,
che parta dalla riorganizzazione dei corsi di laurea. Ma
vanno anche ripristinate condizioni di parità tra il lavoro
autonomo e dipendente

Questa aggregazione (non) s’ha da fare

Su cessioni, fusioni e scissioni persiste un differente trattamento fiscale e civilistico tra imprese e studi professionali. Una zavorra che frena le aggregazioni e il passaggio generazionale tra professionisti. Problema che il legislatore può risolvere in tre mosse

Il lavoro adesso lo scelgo io

Il fenomeno delle dimissioni volontarie è destinato a restare sul mercato ancora per un po’, spinto dall’insoddisfazione dei lavoratori italiani, che oggi puntano a un’occupazione che dia loro più flessibilità, autonomia, formazione. E che riconosca il loro valore