Al via la Riforma degli ammortizzatori sociali

Addio all’indennita’ di disoccupazione. Dal primo gennaio scatta l’Assicurazione sociale per l’impiego Con l’entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e fondi di solidarietà bilaterali, per i quali
Addio all’indennita’ di disoccupazione. Dal primo gennaio scatta l’Assicurazione sociale per l’impiego

Con l’entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e fondi di solidarietà bilaterali, per i quali il Governo si è impegnato con la legge di stabilità a garantire risorse. L’Aspi andrà a sostituire le attuali prestazioni di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti normali, disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti ridotti, disoccupazione speciale edile e indennità di mobilità. Tra i beneficiari dell’Aspi rientrano i lavoratori che possiedono un rapporto di lavoro in forma subordinata e che involontariamente hanno perduto il proprio posto di lavoro. In tale categoria rientrano anche gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato.
Secondo il ministro del Lavoro Elsa Fornero, “In un quadro di forte difficoltà dal punto di vista sociale, l’entrata in vigore da gennaio della riforma degli ammortizzatori sociali potrà contribuire a ridurre l’ansia e il disagio di molte famiglie”’. L’Aspi sarà "più generosa" della vecchia disoccupazione e mobilità. "Un lavoratore che percepisca 1.300 euro al mese per 13 mensilità, ora avrà tra il 6 e il 10% in più rispetto al vecchio sistema. Chi prendeva 1.800 euro avrà tra il 14% e il 21% in più" sostiene il Ministro Fornero su un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 2 gennaio 2013. All’indennità, pensata in primo luogo per i giovani, si potrà accedere avendo lavorato almeno 13 settimane degli ultimi 12 mesi, senza ulteriori requisiti.
Uno degli effetti della nuova indennità riguarda i contributi Inps che tutti i datori di lavoro, anche quelli che prima erano esentati, versano per i lavoratori. Entro il 16 febbraio prossimo, i contributi ordinari Inps sugli stipendi di gennaio subiranno una maggiorazione dell’1.61% per finanziare la nuova indennità di disoccupazione. Per le collaborazioni a progetto, come per quelle coordinate e continuative, l’aliquota Inps dovuta alla gestione separata aumenta del 2%, fino a un massimo di 1.922,98 euro.
 

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